Efpa Italia, 15 anni e non dimostrarli

Efpa
Luciano Liccardo, segretario generale di Efpa Italia

Riassumere in poche righe un quindicennio non è certo facile. Quando fui chiamato a far parte del consiglio d’amministrazione di Efpa Italia, nel lontano 2001, non ne sapevo praticamente nulla. A febbraio 2002, alla cerimonia di insediamento, appresi che la Fondazione nasceva per volontà dell’Anasf, che aveva deciso di creare l’affiliata italiana di Efpa, European financial planning association, un organismo non governativo nato con la mission di certificare financial advisor e financial planner, fissando standard professionali comuni e condivisi, da mantenere nel tempo. Un bel progetto, che partiva da zero e che richiedeva entusiasmo e impegno.

I primi anni furono di crescita tumultuosa, dalla prima prova di febbraio 2002 a inizio 2008 gli Efa – European financial advisor, l’unica qualifica attiva allora – erano già 2.500. La crisi dei mercati del 2007-2008 ebbe i suoi effetti, determinando una stasi nella crescita anche delle certificazioni Efa, il cui programma di preparazione all’esame venne rivisto a livello europeo, con le ore passate da 120 a 150. Contemporaneamente introducemmo 2 nuovi livelli, uno superiore all’Efa, l’Efp (financial planner) e uno inferiore, il Defs, diploma propedeutico destinato ai bancari.

Così riuscimmo a fronteggiare il periodo, incrementando di poco ma costantemente le certificazioni complessive, che oggi hanno superato la soglia dei 5.000 Professionisti in possesso di un titolo Efpa, il 20% del totale in Europa. Il vero banco di prova fu il mantenimento, ogni anno 20 ore di aggiornamento, altrimenti sei cancellato. Valori percentuali “bulgari”, che dimostravano che chi si certifica inizia un percorso personale di crescita e di rigore educational verso se stesso e verso i clienti.

Nel frattempo, nel momento in cui ci rendemmo conto che le certificazioni non andavano avanti da sole, capimmo che dovevamo promuoverle, fare marketing. A fine 2007 nacque Marketing Solutions e l’idea, non facile, di lanciare una Convention per i Certificati. Verona fu il primo banco di prova, quasi 600 iscritti, che sono andati crescendo e oggi, all’alba del decimo anniversario del nostro evento, possiamo dire con vanto di superare i 1.000 partecipanti, collocandoci al terzo posto tra gli appuntamenti nazionali nel settore della distribuzione dei servizi finanziari.

Personalmente, il mio contributo alla Fondazione ha subito una trasformazione da maggio 2009, quando ho assunto la carica di segretario generale. Un cambio di prospettiva. Una visione non più dall’alto e con le responsabilità di chi decide sui conti, ma dall’interno, con quelle di chi deve conoscere alla perfezione una macchina che deve funzionare, e funziona, a pieno regime.

Dal 2018, con la Mifid 2, l’investitore europeo sarà più tutelato e noi siamo pronti con una nuova struttura di certificazioni. I nostri “clienti” certificati cresceranno. È per loro che ci muoviamo, per il loro successo e quello dei loro clienti. 15 anni, è solo l’inizio. Siamo adolescenti, ma pronti per la maturità. Le sfide sono enormi, il mercato difficile ma affascinante. Milioni di risparmiatori da conquistare. E da educare.

Contributo a cura di Luciano Liccardo, segretario generale di Efpa Italia

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