Bonelli (ex-SanPaolo Invest): “Perché ho scelto 4Timing Sim”

Cresce la rete di 4Timing Sim, 
che da maggio si è arricchita di cinque nuovi consulenti finanziari. L’ultimo entrato è un nome di peso: si tratta di Stefano Bonelli (nella foto), ex SanPaolo Invest, che vanta un portafoglio di circa 25 milioni di euro. BLUERATING gli ha chiesto le ragioni della sua scelta.

Quali sono le motivazioni che hanno spinto un cf della sua esperienza a scegliere il progetto 4TimingSim? Ventidue anni fa mi sono trovato di fronte a una scelta professionale molto delicata: iniziare l’attività
 di promotore finanziario in SanPaolo Invest o accettare l’incarico da dipendente presso una banca strutturata? Nonostante le certezze e la tranquillità offerte dalla seconda soluzione optai
 per la prima, perché intravidi le opportunità offerte dal ruolo che il consulente avrebbe avuto nel mondo del risparmio gestito. In questi due decenni di fortunata esperienza professionale (in cui non sono mancate le lusinghe
 per i cambi di casacca), ho constatato quanto la nostra
 figura professionale sia purtroppo schiava del conflitto d’interesse, delle dinamiche commerciali e degli elevati costi di un sistema iperstrutturato, che grava sui rendimenti per il cliente e ci riconosce una minima parte del Ter effettivo, nonostante l’onere
 di acquisizione e gestione della clientela sia a nostro pieno carico. Oggi mi sono trovato di fronte a una nuova importante decisione: scegliere di far evolvere la mia figura professionale. In 4Timing Sim posso offrire finalmente un modello di servizio totalmente privo di conflitti d’interesse, in cui c’è totale indipendenza dei ruoli, non esistono accordi commerciali tra sim e società prodotto e quindi gli strumenti selezionati sono quelli che presentano oggettivamente il miglior rapporto costi/benefici; dunque una sensibile riduzione dei costi e una remunerazione adeguata all’importanza del mio ruolo nel rapporto con il cliente. In questo modo gli obiettivi di cliente, consulente e gestore sono assolutamente allineati. Senza compromessi.

Cosa differenzia 4TimingSim dall’attuale mercato, tra reti e consulenti indipendenti? (Risponde Eugenio de Vito, amministratore delegato della società). 4Timing nasce e si sviluppa in modo indipendente da circa 20 anni, dall’expertise di un gruppo di analisti e consulenti finanziari nella gestione del denaro e nei rapporti con la clientela Hnwi.
 Il progetto sim è nato intorno al nostro modello gestionale, certificato e apprezzato da oltre un decennio da clienti istituzionali e privati. Abbiamo quindi seguito un’evoluzione più logica per chi
 fa il nostro mestiere: siamo partiti dall’esperienza nella gestione
 del denaro e della clientela e successivamente abbiamo creato un intermediario finanziario autorizzato ai servizi di gestione
e consulenza rivolti alla clientela privata. Inoltre il modello di servizio che abbiamo scelto, il managed account, è classificato
da Mifid 2 come a più elevato valore aggiunto per il cliente e porta con sé molteplici vantaggi. Il primo è la sicurezza poiché il patrimonio del cliente è depositato su un conto personale presso
 una primaria banca, segregato
 dal patrimonio della sim. Il secondo è l’indipendenza perché la remunerazione del gestore è agganciata esclusivamente a masse gestite e performance realizzate. Infine c’è la personalizzazione grazie a un conto personale e una gestione personale. Nessun conto omnibus.

Quali sono gli aspetti di 4TimingSIM che suscitano interesse nei consulenti finanziari?

Aver cambiato la nostra qualifica da “promotori” a “consulenti” senza però cambiare lo status quo del sistema, rappresenta una bella variazione d’immagine sul curriculum, ma non di fatto della professione e del rapporto con la clientela. Da noi il consulente ha la possibilità di far evolvere la propria figura professionale nel rapporto con i clienti, lavorando con partner internazionali in totale assenza di conflitti d’interesse, grazie a una redditività stabile, che prescinde dagli strumenti utilizzati e dall’esposizione ai mercati. Inoltre, la condivisione delle performance fee attraverso l’high watermark assoluto e la possibilità di una partecipazione in quote societarie permettono al consulente di identificarsi con il nostro modo di interpretare questa professione.

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