Quattro comparti di TCW nella rete di CheBanca!

L’ACCORDO – TCW, asset manager globale e indipendente con più di quarant’anni di esperienza negli investimenti e circa 200 miliardi di dollari di patrimonio in gestione, annuncia il raggiungimento di un accordo di distribuzione con CheBanca!, la banca del gruppo Mediobanca dedicata al risparmio e agli investimenti. In particolare, i clienti di CheBanca! potranno sottoscrivere l’offerta di TCW attraverso le oltre 100 filiali presenti sul territorio, tramite la rete dei consulenti finanziari attualmente composta da 120 professionisti o via web. L’offerta, disponibile a partire da oggi 16 ottobre 2017, prevede i quattro comparti obbligazionari UCITS flagship di TCW, che offrono la possibilità di investire in modo absolute return e unconstrained, avvalendosi delle strategie attive di tipo value del player basato a Los Angeles. Le soluzioni di investimento di TCW si caratterizzano per un approccio ben disciplinato, coerente e di team alla gestione attiva, progettato per ottenere l’alpha nel lungo termine. Questi processi di investimento, sostenuti da una rigorosa ricerca fondamentale interna e dall’esperienza di mercato, sono stati messi alla prova, con successo, in diversi cicli di mercato, sin dal 1971.

NUOVO MERCATO – TCW è entrata nel mercato italiano a fine 2015 rivolgendosi, in un primo momento, esclusivamente agli investitori istituzionali, per poi avvicinarsi al mondo delle gestioni patrimoniali e delle Unit Linked. L’accordo con CheBanca! rappresenta un ulteriore passo avanti con l’ingresso nel mercato della distribuzione. Gian Luca Giurlani, managing director e responsabile della piattaforma Ucits in Europa e dello sviluppo del mercato dell’Europa del Sud, afferma: “Fin dal principio, abbiamo scelto di concentrarci su una gamma molto selezionata delle nostre strategie flagship, privilegiando quelle absolute return, unconstrained ed Emerging Markets, particolarmente apprezzate dagli investitori italiani e in grado di distinguerci nell’ampio novero di prodotti di investimento disponibili in Italia. Questo approccio molto selettivo, peraltro, ben si armonizza oggi con l’evoluzione dell’industria della distribuzione, che è sempre più orientata verso un numero ristretto di strumenti ma caratterizzati da un’alta qualità della gestione”.

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