Diamanti in banca/2: cosa fare dopo le sanzioni Antitrust

Dopo le multe dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette alle banche che vendevano diamanti (leggi qui la notizia), l’associazione dei consumatori Aduc ha stilato un vademecum per chi ha scelto questa forma di investimento e ora ha diritto a essere risarcito. Ecco, di seguito, i consigli dell’Aduc, riportati nel suo sito web:

Cosa fare adesso?
Il discorso è assai semplice: le banche devono risarcire tutti i clienti.

Nei nostri diversi articoli sulla vicenda – scrive l’Aduc – abbiamo ripetutamente riferito come ad Intesa Sanpaolo avessero iniziato a risarcire i clienti che andavano in agenzia a protestare “con le buone” senza farsi abbindolare dai falsi “tavoli coi consumatori”.

Abbiamo anche pubblicato il documento che prova l’acquisto dei diamanti da parte di Intesa Sanpaolo. Abbiamo anche un caso risolto positivamente che riguarda un cliente Unicredit.

Ora che le sanzioni sono pervenute, sebbene ricordiamo che sono appellabili da parte di tutti i soggetti, si ha un’arma consistente in più per reclamare verso le banche complici consapevoli della vendita piramidale di diamanti. Ed è ciò che ora Aduc inizierà a fare per conto dei sempre più numerosi clienti che da un anno si rivolgono a noi.

Ancora, i clienti devono sempre ricordare di possedere un’arma assai forte che è l’arma della concorrenza: una (presunta) grande banca non può affermare che non era a conoscenza del reale valore dei diamanti e di come lavorasse un suo partner commerciale. Se davvero fosse, vorrebbe dire che per i clienti è assai meglio non avere mai più a che fare con la (presunta) grande banca per alcun motivo.

 

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