Banco Bpm torna all’utile

I CONTI – Banco Bpm torna in utile nei primi 9 mesi dell’anno, registrando un utile netto pari a 53 milioni di euro, che salgono a 143,5 al netto delle componenti non ricorrenti, a fronte di una perdita di 632,6 milioni calcolata su base proforma nello stesso periodo del 2016.  Considerando anche il badwill generato dalla fusione tra Bpm e Banco Popolare, si legge in una nota, l’utile sale a 3,13 miliardi di euro. I proventi operativi (ricavi) hanno segnato un calo del 3,3%, a quota 3,37 miliardi di euro (quelli ‘core’sono saliti del 5,3%), mentre i costi operativi sono diminuiti del 9,9% a 2,3 miliardi permettendo al risultato della gestione operativa di migliorare del 15% a 1,07 miliardi. Le rettifiche su crediti alla clientela scendono da 1,93 miliardi a 987 milioni. Il Cet 1 ratio fully loaded scende al 10,32% (11,22% al netto dell’impatto derivante dall’esercizio delle put option da parte di Aviva e Unipol nella bancassicurazione, ma sale al 12,49% su base pro-forma. “Ulteriori benefici – si legge in una nota – sono attesi dall’estensione dei modelli airb al perimetro dell’ex gruppo Bpm e dal completamento del progetto di riassetto del bancassurance”. Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione quella “ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione che, comunque, si manifesteranno in misura più significativa nel corso del 2018”.

L’ACCORDO – Intanto è stato perfezionato, tramite la sottoscrizione della documentazione legale, l’accordo tra Cattolica Assicurazioni e Banco Bpm che prevede l’acquisizione da parte di Cattolica di una partecipazione del 65% in Avipop Assicurazioni e in Popolare Vita e l’avvio di una partnership commerciale nei rami vita e danni, sulla rete ex Banco Popolare, per una durata di 15 anni. Lo ha fatto sapereun comunicato di Cattolica, nel quale s ricorda che il closing dell’operazione, “soggetto all’approvazione delle competenti autorità  di vigilanza è previsto indicativamente entro la prima metà del 2018, rimanendo tuttavia subordinato all’ottenimento, da parte di Banco Bpm, della totalità  delle azioni delle compagnie assicurative”.

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