Mifid 2, disguidi in partenza per i consulenti delle banche

La data di partenza ufficiale era il 3 gennaio ma per la Mifid 2, la seconda versione della direttiva europea sui servizi finanziari, ci sono stati diversi intoppi all’avvio. In particolare, secondo il quotidiano Mf, diverse banche hanno inviato delle comunicazioni a quei dipendenti che forniscono consigli di investimento allo sportello, informandoli del fatto che dovranno per un po’ essere affiancati da un tutor, almeno nella redazione del questionario di profilatura della clientela. La direttiva Mifid 2 prevede infatti che i consulenti di investimento possiedano determinati requisiti e precise competenze in materia finanziaria, oltre a un titolo di studio minimo. Tale problematica si era evidenziata già nella rete dei consulenti delle Poste (si veda qui la notizia riportata a su tempo da Bluerating). Ci sono però situazioni analoghe anche nelle banche, seppur non gravi e limitate a poche centinaia di dipendenti. Mf cita per esempio il Gruppo Mps e Banco Bpm, dove è in corso un confronto tra i vertici societari e i sindacati.

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