Cessione del quinto, Bankitalia lavora sulle linee guida

Inizia la task force di Banca d’Italia per sviluppare un percorso migliorativo delle operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, tema salito alla ribalta in seguito alla stretta del credito dei canali comunemente più utilizzati, partita nel 2008.
Dopo cautele e indirizzi per gli operatori comunicati ormai nel lontano 2011, nel 2016 si è svolto un incontro sul tema a cui hanno partecipato le associazioni di categoria (ABI, ASSOFIN e UFI), le autorità (IVASS, AGCM e OAM) e alcuni componenti dei Collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario . Per arrivare ai giorni nostri Fabio Picciolini, editorialista di Pltv.it, ha evidenziato un ultimo incontro svoltosi lo scorso 19 gennaio 2018, dove sono state affrontate le principali criticità e le buone prassi sul tema: l’obiettivo è quello di avviare in tempi brevi una consultazione pubblica per poi procedere all’emanazione di una serie di linee guida sulla cessione del quinto.

Al centro delle attenzioni di Banca d’Italia ci sarebbero quattro distinti elementi, nel dettaglio la concessione del credito, il livello e la struttura dei costi, la rete distributiva e infine l’informativa dedicata alla clientela.

Se si volesse fare un parallelo con Mifid 2, direttiva dedicata ai servizi di consulenza finanziaria, si può dire che anche Bankitalia sembra voler porre l’attenzione degli operatori sulla coerenza tra prodotto e consumatore, richiamando in qualche modo il concetto di adeguatezza (in questo caso finalizzata a evitare rischi di sovra-indebitamento).

In merito ai costi, sempre seguendo un’intrigrante similitudine con Mifid 2, al centro delle valutazioni sarà il tema della trasparenza; dovranno essere chiariti al cedente i costi up front legati alla concessione del credito, quelli di rinnovo e quelli recurring da restituire in caso di estinzione anticipata.

Sul fronte intermediari Banca d’Italia cercherà di promuovere il controllo degli stessi enti finanziatori sulla propria rete, attraverso procedure che potrebbero includere il mistery shopping. Inoltre remunerazioni e incentivi per gli operatori dovranno essere commisurati all’attività effettivamente svolta e comunque dovranno essere stabiliti non perdendo di vista il fine ultimo della tutela della clientela.

Concludendo con il tema dell’informativa, questa dovrà riportare tutti gli elementi rilevanti e i conteggi estintivi in maniera chiara e comprensibile.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!