I conti in tasca al consulente: quanto esce tra Consob, Enasarco e Ocf

Dopo l’approfondimento sul dovuto (non solo per i consulenti) per il contributo annuale 2018 di vigilanza Consob e quello relativo ai versamenti per l’Ocf, vogliamo proporvi oggi una breve analisi sulla sommatoria dei sopracitati esborsi per il 2018 per un consulente finanziario.

In particolare abbiamo deciso di considerare tre differenti casi, nello specifico quello di un consulente già iscritto all’albo (caso A), quello di un consulente che richiede l’iscrizione (dopo aver raggiunto i requisiti necessari, caso B) e quello di un aspirante consulente che deve svolgere la prova valutativa (caso C).

Caso A (TOT 185 Euro + Enasarco)
Supponendo che il professionista abbia già svolto la prova valutativa e sia già iscritto all’Albo, il contributo Ocf 2018 (qui le modalità di pagamento) è pari a 85 euro, mentre quello per la vigilanza Consob è di 100 euro. A questi andranno poi ad aggiungersi le aliquote contributive Enasarco (pari al 16% del fatturato, cresceranno al 16,50 nel 2019), da dividersi al 50% tra consulente e mandante.

Caso B (TOT 300 Euro)
Fintanto che il professionista non risulta ancora iscritto all’Albo, il contributo Consob non è dovuto. Tuttavia ai richiedenti l’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari di cui all’art. 31 TUF in qualità di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, Ocf chiede un contributo pari a 300 Euro.

Caso C (TOT 100 Euro)
Il contributo necessario per potere eccedere alla prova valutativa è di 100 Euro.

Viene da sè che se un professionista dovesse decidere di iniziare questa attività nel 2018, sostenendo l’esame e iscrivendosi successivamente all’albo, il dovuto complessivo risulterebbe dalla sommatoria dei casi A, B e C e sarebbe pari a 585 Euro tra Consob e Ocf.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!