Bufi (Anasf): così cambieranno i cf

 

Un anno di svolta e di transizione. Così Maurizio Bufi, presidente dell’Anasf, descrive  il 2018 per il mondo della consulenza finanziaria italiana, in un’intervista che viene pubblicata sul numero di febbraio di BLUERATING (nella foto la prima pagina dell’intervista). All’orizzonte si intravedono infatti grandi cambiamenti per tutti i professionisti del settore della financial advisory, portati in dote da due novità importantissime. La prima è la direttiva Mifid 2, trasformatasi in legge dello Stato già da un mese; la seconda è l’istituzione del nuovo Albo unico dei consulenti finanziari, che includerà anche le Scf e i financial advisor classificati come autonomi, e che vedrà il trasferimento di tutti i poteri di vigilanza dalla Consob all’Ocf. Sia la Mifid 2 che l’Albo unico saranno i temi centrali di cui si parlerà a ConsulenTia18, la grande “kermesse” che l’Anasf ha organizzato da domani fino all’8 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

“Credo che sia ancora presto per misurare l’impatto della Mifid 2, essendo in vigore da appena un mese”, ha dichiarato Bufi, “ma è irrealistico pensare che non ci sia una riduzione dei margini di profitto per gli operatori del nostro settore. Sarà importante però vedere come questa riduzione si distribuirà tra i vari protagonisti del mercato. Se una riduzione
dei margini ci sarà, non è giusto che venga subita soltanto dai consulenti finanziari, cioè da quei soggetti che stanno in prima linea a diretto contatto con la clientela”, ha aggiunto il presidente dell’Anasf. Salutando con favore l’arrivo del Nuovo Albo Unico, Bufi ha detto invece di essere pronto a far spazio nella governance dell’Ocf alle associazioni rappresentative della consulenza finanziaria autonoma, “purché si tenga conto del peso delle diverse categorie”.

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