Consulenti, l’ultimo miglio della vigilanza

Da oltre 10 anni si parla di quello che sarebbe dovuto diventare l’Albo dei consulenti indipendenti. Dopo innumerevoli rinvii arrivò la soluzione: un Albo unico per razionalizzare costi e cercare di fare tutti contenti. Che  la scelta sia stata giusta o sbagliata non spetta a noi dirlo, fatto sta
che mancano ormai pochi mesi all’operatività effettiva di questa nuova realtà, un momento che vedrà anche lo storico passaggio della vigilanza sull’operato degli iscritti da Consob allo stesso Organismo di tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. Due sono gli scenari che potrebbero definire questi ultimi mesi di attesa. La prima ipotesi prevede l’adozione di due delibere di operatività da parte di Consob, in conformità con il regolamento intermediari e il protocollo d’intesa, come indicato all’ultimo periodo dell’articolo 1 comma 41 legge di stabilità 2016. In particolare con le due delibere (la legge numero 172/17 è intervenuta stabilendo che le stesse devono essere adottate entro e non oltre il 31 ottobre 2018, n.d.r.) saranno stabilite: la data dell’operatività di Ocf e quella di partenza dell’Albo unico dei consulenti finanziari. La seconda ipotesi prevede che, in assenza delle due delibere (come si legge all’articolo 13 comma 1 ter – legge numero 172/17, n.d.r.), le funzioni saranno comunque esercitate da Ocf a partire dall’1 dicembre 2018. Dato che manca poco al traguardo, abbiamo voluto sviluppare una riflessione su questi ultimi metri di percorso in compagnia di Carla Rabitti Bedogni (nella foto), presidente di Ocf. Ecco il suo pensiero.

Si avvicina ormai la sottoscrizione del protocollo d’intesa per il passaggio della vigilanza da Consob a Ocf. Cosa dobbiamo aspettarci?

Questi fattori sono delineati nei loro elementi principali. Tutto dovrà necessariamente accadere entro dicembre 2018; questa è la data ultima stabilita dal legislatore (con la legge numero 172/17, n.d.r.) per la piena operatività di Ocf. La delibera da parte di Consob
 è attesa entro il mese di ottobre 2018. A oggi stiamo lavorando con Consob per perfezionare il protocollo d’intesa, inoltre stiamo implementando la struttura organizzativa sia lato vigilanza, con l’introduzione di risorse specializzate presso gli uffici
di vigilanza e sanzioni, sia lato gestione Albo, ottimizzando le funzioni già esistenti e inserendo specifiche professionalità. Il quadro normativo si definisce poi con la pubblicazione del RI e con l’adozione da parte del Mef dei decreti ministeriali sui requisiti delle persone fisiche e giuridiche.

Nel periodo che intercorre tra la pubblicazione del regolamento intermediari e l’avvio del nuovo Albo, come verrà gestita l’attività dei consulenti autonomi e delle società di consulenza finanziaria? A tal proposito sappiamo che l’Organismo ha in programma di avviare una preiscrizione per questi soggetti. Ci può dare qualche informazione?

Per garantire l’operatività a chi ne ha diritto, cioè a coloro che operano in regime di proroga
a partire dal 2007, è previsto
un periodo transitorio. Questo passaggio graduale è stato ipotizzato per consentire ai consulenti finanziari autonomi
e alle società di consulenza finanziaria di svolgere in piena regola le loro attività senza soluzione di continuità. L’avvio di questo periodo transitorio potrà avvenire già da aprile 2018 con la possibilità di presentare le domande di iscrizione per le scf e gli autonomi che prestavano il servizio di consulenza alla data del 31 ottobre 2007, sempre che ne ricorrano i requisiti di professionalità, indipendenza, onorabilità e organizzativi previsti dalla norma. Il nuovo anno quindi vede l’Organismo impegnato a garantire non
solo le consolidate attività di gestione dell’Albo dei consulenti finanziari, abilitati all’offerta fuori sede, e di erogazione delle prove valutative di abilitazione alla professione, ma anche la definizione del nuovo assetto organizzativo, la realizzazione del sistema di vigilanza preventiva, la pubblicazione del nuovo portale web, l’implementazione delle procedure e la digitalizzazione dei flussi di lavoro

 

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