Fare il consulente è figo. Per 6 motivi

Pubblichiamo una riflessione inviataci da un nostro lettore in merito all’articolo del financial coach Alfio Bardolla intitolato “Se il tuo consulente finanziario è così bravo, perché fa ancora il tuo consulente finanziario?”. Parole a difesa di una categoria, quella dei consulenti finanziari, che merita una valorizzazione della funzione sociale. Buona lettura.

Spettabile redazione Bluerating in questi tempi si parla molto di consulenza finanziaria vuoi per la Mifid 2 vuoi per il caso Sanpaolo Investal al quale avete dato il giusto risalto ma soprattutto per l’importanza sociale che questa professione ricopre. Mi sento molto ma molto indignato da quanto viene scritto sul sito di Alfio Bardollo al seguente link.

Definisce la categoria dei consulenti finanziari dei miseri venditori sempre al verde che distruggono valore, che giocano con i soldi degli altri, ecc… Leggetela con attenzione.

In risposta al signor Alfio Bardolla voglio raccontarvi perché faccio il consulente finanziario da 28 anni e sono ancora in strada a fare clienti e a ceare nuove relazioni.

Perchè

1) Sfido la status quo delle cose attraverso l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze che metto a completa disposizione del mio cliente, per offrire una consulenza personale ben progettata e che non può prescindere dall’obiettivo del cliente.

Perchè

2) Voglio aiutare i clienti a fare i clienti.

Perchè

3) Per me il risparmiatore/cliente è prima di tutto un cittadino che deve essere aiutato a tutelare responsabilmente il proprio reddito per se e per la sua famiglia e il suo risparmio deve essere tutelato dalle insidie della finanza. È un consumatore di prodotti finanziari, perchè questi impattano sulla sua ricchezza e sulla ricchezza nazionale. È  un lavoratore, perchè la sua condizione finanziaria impatta in maniera significativa sulla sua condizione di lavoratore e sulla sua efficienza nel lavoro e lo rende socialmente più sicuro. È un potenziale educatore implicito e questo è forse l’aspetto più importante, perchè i suoi comportamenti sono fattore di trasmissione culturale.

Perchè

4) I clienti informati fanno domande più puntuali e i colloqui con il proprio consulente finanziario risultano più approfonditi e pertinenti.

Perchè

5) Ci credo e mi piace.

Perchè

6) Credo fortemente nell’educazione finanziaria.

L’affermazione del Bardolla è molto offensiva per chi come la dott.ssa Anna Maria Lusardi ad esempio, si sta dando da fare in maniera fenomenale ed altamente professionale per divulgare tale materia.

Ritengo sia giusto che la comunità tutta dei CF sappia che il proprio lavoro, le proprie fatiche, le proprie difficoltà, ma anche le soddisfazioni e tutto il buon lavoro che si fa e si sta facendo per la difesa del risparmio, venga talvolta denigrato.

Capisco che, usando una metafora, l’ingegniere quando costruisce l’autostrada non lo fa per lui ma lo fa per tutti, qui però a mio giudizio siamo sulle macchine a scontro e non va bene.

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