Intesa Sanpaolo, primo trimestre col vento in poppa

L’UTILE CORRE – Intesa Sanpaolo archivia i primi tre mesi dell’anno con risultati positivi, in particolare sul fronte degli utili. Come ha sottolineato il consigliere delegato Carlo Messina, “nel primo trimestre di quest’anno abbiamo conseguito risultati solidi e di qualità elevata, il che consente al nostro piano d’impresa di partire di slancio: l’utile netto, pari a 1,25 miliardi di euro, è il migliore dal 2008 e mostra una crescita del 39% rispetto a quello registrato nel primo trimestre del 2017. Se includiamo la plusvalenza relativa alla transazione con Intrum l’utile netto sale a 1,65 miliardi di euro, un valore pari al 43% dei 3,8 miliardi di utile dello scorso anno. Siamo pertanto nelle condizioni di poter affermare che l’utile netto del 2018 sarà superiore ai 3,8 miliardi di utile del 2017“.

PRIORITA’ AI DIVIDENDI – Messina ha aggiunto: “Considerato che il pay out ratio previsto nel 2018 è pari all’85% confermiamo come priorità la capacità di remunerare in maniera significativa i nostri azionisti, come dimostrato dai 10 miliardi di dividendi erogati nel corso del precedente piano d’impresa. La qualità e la solidità dei nostri risultati sono basati su una crescita a doppia cifra dei ricavi, con i proventi dai margini di interesse in aumento per il secondo trimestre consecutivo, mentre l’incremento delle commissioni nel trimestre ci colloca ai vertici tra le banche europee. La raccolta netta nel risparmio gestito è stata di circa 5 miliardi di euro. Ci confermiamo ai vertici delle banche europee per efficienza, con un cost/income al 47,8%. Il Common Equity si attesta al 13,4% mostrando una patrimonializzazione solida e in aumento, a livelli ampiamente superiori ai requisiti fissati dal regolatore negli scenari più avversi e ben più elevati rispetto alla media dei concorrenti”. Sul fronte dei crediti deteriorati, ha spiegato Messina, “lo scorso mese abbiamo annunciato la partnership strategica con Intrum, un’operazione che può essere considerata come un punto di riferimento. Grazie a questa transazione riduciamo di circa 11 miliardi di euro lo stock dei Npls, raggiungendo così in soli tre mesi circa il 50% dell’obiettivo previsto nell’arco del piano. La partnership allo stesso tempo poggia su una solida logica industriale: Intrum è un leader internazionale di elevata competenza, grazie alla complementarietà con le professionalità di Intesa Sanpaolo saremo in grado di dar vita al secondo operatore nel servicing in un mercato, quello italiano, che è il più rilevante a livello europeo. Saremo in grado di assicurare un interlocutore di elevato livello a tutto il settore bancario del Paese, che ha come priorità la progressiva riduzione dei Npls”.

ACCELERATORE DELLA CRESCITA – “Resta per noi di cruciale importanza lavorare a fianco di tutte le aziende in grado di superare condizioni di temporanea difficoltà: nel solo primo trimestre abbiamo aiutato circa 3.600 aziende a tornare in bonis”, ha sottolineato Messina. “Intesa Sanpaolo si conferma come l’acceleratore della crescita dell’economia reale del Paese: nei primi tre mesi del 2018 le erogazioni a medio e lungo termine sono state pari a 12,5 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo è consapevole dell’impatto della propria attività sull’economia reale e ha elaborato negli anni una precisa strategia con l’obiettivo di interpretare il concetto della creazione di valore in una chiave più ampia rispetto a quello della sola redditività. Secondo la classifica “Corporate Knights” siamo l’unica società italiana quotata tra le 100 più sostenibili al mondo su un totale di 6.000 analizzate. Stiamo avviando le misure necessarie alla creazione di un Fondo di garanzia Impact destinato a chi oggi non trova accesso al credito, ma ha le potenzialità di restituirlo: studenti, ricercatori, famiglie, nuova imprenditorialità. Allo stesso tempo prevediamo di ampliare ulteriormente le risorse messe a disposizione di un’iniziativa promossa a favore di chi si trova in condizioni di difficoltà, puntando sull’erogazione di cibo, posti letto e farmaci. La crescita dei ricavi unita all’attenzione ai costi, il modello di business di wealth management company di successo, la significativa capacità di ridurre il costo del credito fanno di Intesa Sanpaolo una banca tra le più profittevoli e allo stesso tempo tra le più solide in Europa. Il merito va a tutte le nostre persone: svolgono un grande lavoro che ci consente di proseguire nel raggiungere risultati molto impegnativi”. ha concluso Messina.

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