Fideuram Ispb, trimestre miliardario

Utile e raccolta in crescita, patrimonio stabile. Sono i principali dati di Fideuram Ispb contenuti nella trimestrale relativa al periodo gennaio-marzo 2018 e appena pubblicata. Tra le cifre più significative, c’è il dato sulla raccolta che è stata positiva per ben  2,5 miliardi di euro, nonostante il primo trimestre del 2018 sia stato meno entusiasmante per i mercati finanziari rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma ecco, di seguito, i principali dati di bilancio comunicati da Fideuram Ispb.

  Il totale delle masse amministrate si attesta a 213,8 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2017 (214,2 miliardi) e in aumento del 5% rispetto al 31 marzo 2017 (202,9 miliardi)

  La raccolta netta totale è stata pari, come già ricordato, a 2,5 miliardi di euro (2,3 miliardi nel primo trimestre 2017, +6%)

  Il numero complessivo dei private banker ha oltrepassato la soglia di seimila, attestandosi a 6.017, in 
aumento di 67 unità rispetto al 31 dicembre 2017

  Le commissioni nette sono cresciute  a 432 milioni  di euro (contro i 409 milioni nel primo trimestre 2017, +6%)

  Il cost/income ratio al 28%, in linea con i livelli del primo trimestre 2017

  L’ utile netto consolidato è pari a 239 milioni (223 milioni nel primo trimestre 2017, +7%)

  L’indice di solidità patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio è del 16,8%

 

Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Ispb, ha dichiarato: “Dopo un 2017 di assoluta eccellenza, che ha rappresentato l’anno migliore nella storia della nostra società, abbiamo iniziato il 2018 con risultati in ulteriore crescita. Anche nel primo trimestre dell’anno tutti gli indicatori evidenziano la qualità del lavoro svolto dai nostri private banker, l’attenzione verso una clientela sempre più esigente ed un modello di servizio vincente, in grado di affrontare qualsiasi condizione di mercato. Solidità patrimoniale, efficienza gestionale, qualità della gestione finanziaria e dinamismo commerciale continuano a caratterizzare le nostre performance, insieme alla nostra attrattività verso i migliori professionisti della consulenza: infatti superiamo, per la prima volta, la soglia dei 6.000 private banker. L’attività estera, rilanciata dall’acquisizione di Banque Morval, rappresenta ora la nostra ulteriore sfida”.

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