The Bufi’s list

Una buona parte della conferenza stampa spesa a ribadire posizioni conosciute su temi come Mifid 2 e remunerazione dei consulenti finanziari, ricambio generazionale ed educazione finanziaria, e poi l’attacco frontale inaspettato a Gianroberto Costa, presidente di Enasarco, di cui due anni fa era stato grande elettore e tra i contributor decisivi per la sua vittoria. Maurizio Bufi, presidente di Anasf (nella foto), Maurizio Bufil’associazione di categoria dei consulenti finanziari, non nasconde il suo disappunto nei confronti del massimo esponente dell’ente di previdenza integrativa degli agenti di commercio perché “non sono arrivate le modifiche allo Statuto e al regolamento elettorale della fondazione Enasarco che avevamo richiesto per mettere tutti coloro che vi partecipano in condizione di competere ad armi pari. Se si fanno accordi in sede elettorale poi devono essere mantenuti“. Deluso da Costa? “Sì sono deluso, il contributo che abbiamo dato per la vittoria della sua coalizione e per la sua nomina a presidente è stato non irrilevante”. E la delusione può essere smaltita in un solo modo, con una idea che spariglia le carte: Anasf, pur in presenza di un regolamento elettorale penalizzante, potrebbe ricorrere alla raccolta firme per essere presente ai nastri di partenza del rinnovo delle cariche in Enasarco nel 2020 con una lista esclusiva espressione dei consulenti finanziari. Una idea che in due anni che separano dalle elezioni ha tutte le possibilità di concretizzarsi: occorreranno le firme del 3% del monte iscritti a Enasarco (cioè poco più di 6.400 sui 214mila iscritti all’ente di previdenza integrativa). Un obiettivo largamente alla portata visto che nelle precedenti elezioni con una tempistica ridotta l’Anasf fu capace di mobilitare circa 7mila votanti che furono decisivi per la vittoria di Costa. Le avvisaglie che la delusione verso la gestione Costa fosse forte da parte dei consulenti finanziari c’erano già state tutte, con il voto contrario del rappresentante Anasf in cda Alfonsino Mei in sede di approvazione del bilancio. Ora la pubblica delusione di Bufi che potrebbe creare non pochi grattacapi al presidente Enasarco.

Riduzione dei margini su tutta la catena del lavoro.La conferenza stampa milanese, presso l’Hotel Four Points by Sheraton, è stata anche per ricordare la posta in gioco nel dopo Mifid 2. La sfida si giocherà infatti sul campo della contrazione dei margini prevista per il 2019, come ha preannunciato la ricerca condotta da McKinsey per Anasf. “La riduzione dei margini che ci aspettiamo dovrà essere distribuita su tutta la catena del valore e i protagonisti dell’industria devono prepararsi fin da ora”, ha commentato Bufi. Cosa significa farsi trovare pronti? “Dobbiamo tutti -consulenti finanziari, reti di consulenza, società di gestione del risparmio- puntare all’innalzamento della qualità del servizio perché questa sarà la risposta più efficace per mantenere e incrementare la redditività. Lato operatori, la qualità non può che essere accresciuta attraverso le conoscenze e le competenze che possiamo mettere a disposizione del mercato e dei risparmiatori”, ha aggiunto il Presidente Anasf. “Il nostro modello di servizio è risultato vincente e i risparmiatori che si affidano al nostro canale distributivo sono tra i più soddisfatti del servizio ricevuto. Oggi però dobbiamo essere messi nelle condizioni di crescere ancora”, ha aggiunto.

Il ricambio generazionale.Come far crescere la professione dunque? Secondo Anasf la chiave del futuro è in mano ai giovani professionisti che devono diventare la priorità strategica delle reti di distribuzione che fino a oggi si sono invece più concentrate sul reclutamento di grandi portafoglisti di altre reti e delle banche e molto poco sulle nuove leve. Dobbiamo puntare a un cambio di passo e di strategia se vogliamo un ricambio generazionale qualificato”, ha sottolineato il Presidente Bufi. Anasf da tempo evidenzia il valore di questa strada e promuove molteplici iniziative rivolte ai giovani, a partire dalle Borse di studio che mette a disposizione di brillanti neo cf, con la collaborazione di JPMorgan asset Management, per esempio, oppure attraverso un impegno capillare nelle Università d’Italia per presentare le opportunità della professione di consulente finanziario. “Chiediamo da tempo percorsi di tirocinio e praticantato dedicati alle nuove leve e sotto questo punto di vista il Regolamento Intermediari Consob ci ha dato ascolto. Certo, ci sono ancora alcuni aspetti su cui far chiarezza, ma ora l’avvio alla carriera sotto supervisione di un cf tutor, per esempio, è una realtà”, ha commentato Bufi. “Introdurre nell’offerta accademica anche percorsi universitari ad hoc sarebbe altresì auspicabile e altrettanto l’apertura delle nostre società preponenti verso una popolazione di cf under 40, almeno, che potrebbero dare impulso a un circolo virtuoso per intercettare una clientela di target giovane, con esigenze finanziarie e comunicative in linea con una nuova generazione di consulenti”.

 Educazione finanziaria in primo piano.La conferenza stampa annuale Anasf è stata anche l’occasione per fare il punto sull’impegno dell’Associazione in ambito education: “Siamo parte attiva del cambiamento che cerchiamo, in tema di alfabetizzazione finanziaria della popolazione”, ha spiegato Germana Martano, direttore generale Anasf. “I risultati del nostro progetto economic@mente -circa 340 scuole per una copertura granulare delle provincie d’Italia- sono la testimonianza che il mondo scolastico è attento a questo tema e la risposta degli studenti ci offre lo spunto per continuare su questa strada. Amplieremo il target dei destinatari e continueremo a dialogare e intervenire attraverso il Comitato per l’educazione finanziaria del Ministero, che abbiamo incontrato a febbraio di quest’anno rispondendo alle convocazioni in fase di audizioni delle realtà che hanno sviluppato le iniziative di maggiore rilevanza. Anasf si è infatti dichiarata a disposizione del Comitato, a cui partecipa per il tramite di Ocf”, ha continuato Martano.

Modifiche allo statuto. Come da notizia anticipata da bluerating.com lo scorso 3 maggio,  Bufi  ha confermato il Congresso Straordinario Anasf il prossimo 5 luglio a Milano.  Obiettivo sono le modifiche allo statuto (articolo 2 collegati) per l’adeguamento alle variazioni normative che impattano sull’Organismo (Ocf) e sull’attività  del consulente finanziario abilitato, derivanti dal Regolamento Intermediari Consob.

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