Bufi (Anasf): “Altre associazioni in OCF? Benvenute se rappresentative”

E’ lungo e articolato, frutto di una attenta riflessione, il commento del presidente Anasf Maurizio Bufi (nella foto) sul nuovo statuto OCF approvato dal Mef.

Nuove associazioni benvenute purchè rappresentative.“La nostra valutazione è nel complesso positiva, considerato che nella cornice statutaria si sono tenute conto le esigenze degli iscritti e di chi li rappresenta”, esordisce Bufi. “Uno dei cardini del nuovo Statuto OCF è che possono partecipare all’Organismole associazioni di categoria che dimostrino il possesso delle condizioni stabilite da Consob. Ben vengano quindi anche altre realtà associative purché, in una prospettiva di parità tra attori, si rispettino tutti i requisiti che secondo il regolatore garantiscono l’effettivo status di rappresentatività.

Apparentamento che non deve stupire.“La composizione dell’Assemblea dell’Organismo è pensata per dare voce a tutte le realtà che vi partecipano, tenendo conto delle specificità di ciascuno. Non siamo stupiti, e anzi ci trova perfettamente d’accordo, il passaggio che prevede che le associazioni rappresentative delle società di consulenza finanziaria siano apparentate a quelle degli intermediari, come viene naturale pensare alla luce delle specifiche caratteristiche delle società di consulenti autonomi”.

Governance, fondamentale il Comitato direttivo.“Nella governance dell’Organismo viene poi confermata la primaria importanza del Comitato direttivo. Come da sempre sosteniamo, la composizione di questo organo riflette il peso specifico di ciascuna categoria professionale e delle relative associazioni con i loro rappresentanti designati, a riconoscimento del percorso storico di un Albo nato su iniziativa dei suoi stessi iscritti”.

Rappresentanza rigorosa.“Guardando più da vicino alla nostra associazione”, continua Bufi, “la norma Consob recepita dal nuovo Statuto OCF stabilisce che, per poter rappresentare i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, è necessario annoverare tra i propri associati esclusivamente professionisti che siano iscritti alla corrispondente sezione dell’Albo. Identica previsione vale per le associazioni dei consulenti finanziari autonomi, secondo una equa impostazione che ci ha sempre trovati d’accordo.    Il nostro appuntamento del 5 luglio a Milano, con il Congresso straordinario, riflette il nostro consueto atteggiamento proattivo ed è stato deliberato per accogliere nel nostro statuto le indicazioni della Commissione e le novità normative che hanno interessato l’Organismo”.

Ex consulenti nel Comitato di vigilanza.“Sosterremo” aggiunge il presidente Anasf,  “infine Ocf nei lavori per la definizione del nuovo assetto organizzativo previsto per il passaggio delle funzioni di vigilanza da Consob. Al futuro Comitato di vigilanza, nominato dal Direttivo, spetterà un ruolo fondamentale e sarà importante garantire l’esperienza e l’imparzialità dei suoi componenti. Un compito non banale a cui non ci sottrarremo, sposando un approccio collaborativo e di confronto, nella fase di individuazione dei profili più meritevoli a cui affidare questa funzione, chiamata a dimostrare la bontà e la credibilità della nostra categoria. Per questo motivo sarà importante che all’interno del nuovo Comitato vi siano anche autorevoli figure che abbiano maturato un’esperienza diretta nella professione di consulente finanziario e che possano portare la loro conoscenza del mercato (non si tratta però di consulenti in attività e iscritti all’albo: in base all’articolo 14 dello statuto i  componenti del Comitato di Vigilanza non possono assumere l’incarico se sono stati iscritti all’albo tenuto dall’Organismo nei tre anni precedenti. N.d.r.) Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere protagonisti del cambiamento, consapevoli dell’importante ruolo e responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri colleghi”.

 

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