Diamanti da investimento, Banco Bpm offre rimborsi (parziali)

Il sito web dell’ Aduc dedica in questi giorni ampio spazio alla vicenda dei diamanti da investimento, venduti dalle banche a prezzi gonfiati. Secondo l’associazione dei consumatori, “dopo che pure Unicredit si è accodata agli altri istituti, decidendo di rimborsare i clienti, l’unica banca di grandi dimensioni a tenere i propri clienti sulle spine è il Banco Bpm”.

“Non pochi degli investitori seguiti da Aduc sono stati convocati nella propria agenzia del Banco Bpm per vedersi sottoporre delle offerte di risarcimento”, racconta un articolo nel sito dell’Aduc a firma di Anna D’Antuono. “Le somme proposte ai clienti”, aggiunge ancora l’Aduc, “ vanno dal 10% al 20% del capitale investito, passando per il 18%, con le pietre che rimarrebbero in loro possesso. La percentuale offerta corrisponde alla provvigione incassata dalla banca sulla vendita. I clienti, come scritto a febbraio, hanno tutti respinto la proposta sin nel corso dell’incontro”.

“Il motivo è molto semplice: accettare il 20% del capitale investito vuol dire accettare il rimborso di solo il 40% oppure il 30% del danno, a seconda che si sia comprato a prezzo doppio oppure triplo rispetto al reale valore di mercato. “Dopo la prima tornata negativa”, secondo l’associazione dei consumatori, “ al Banco Bpm hanno alzato la posta iniziando a offrire il 50%, il 60% e in alcuni casi anche il 70% del capitale investito, sempre con i diamanti che rimarrebbero in possesso del cliente”.

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