Doris (B.Mediolanum): “L’incertezza può frenare i Pir”

APPELLO A ROMA – Un appello al governo, perché impronti la sua attività al pragmatismo e alla serietà. E’ quello lanciato da Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, in un’intervista a L’Economia del Corriere. Per il manager l’incertezza politica potrebbe fare da freno anche al boom dei Piani individuali di risparmio. “I Pir sono interessanti se l’economia cresce, anche indipendentemente dalla cancellazione dell’imposta sul capital gain per cinque anni. Le prospettive di questo Paese, per quanto mi riguarda, sono positive. Spero che a Roma permettano agli imprenditori di non preoccuparsi”, ha spiegato Doris, precisando che Banca Mediolanum raccoglie “una novantina di milioni al mese con i Pir. Nel 2018 siamo a 380 milioni (a fine aprile, ndr) che si aggiungono ai 2,8 miliardi del 2017”. E su questo fronte Doris ha annunciato di voler puntare anche sul business dell’advisory e dell’investment banking: “Per vincere la sfida dei Pir non vogliamo stare solo dalla parte della raccolta: il sistema ha veicolato finora oltre 12 miliardi, che sono alla ricerca di carta, azioni e bond delle imprese italiane. Servono più imprese ad intercettare il flusso finanziario, più imprese che si quotano o che emettono bond”.

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