UBS corre ai ripari

Marcel Rohner, il CEO di UBS, non perde tempo e procede con la creazione del Comitato di manager che si farà carico di riportare UBS fuori dai problemi recenti che ne hanno messo a rischio non solo il patrimonio, ma soprattutto la reputazione.

Si tratta di John Cryan, nuovo CFO (direttore finanziario) del Gruppo, Joe Scoby, CRO (chief risk officer) del gruppo, Jerker Johansson, CEO dell’Investment Bank di UBS, e Philip Lofts, COO (chief operating officer) per il controllo del rischio.

Sono tutte nomine interne: Cryan era CFO dell’investment banking, Scoby era stato prelevato dall’asset management nell’ottobre scorso, Johansson in marzo aveva raggiunto UBS provenendo da Morgan Stanley, mentre Lofts fino a maggio 2008 era capo del credito.

Il Comitato riferirà mensilmente al Board sull’andamento del piano, molto ambizioso e ampio in quanto copre tutti I principali aspetti della gestione, dalla strategia alla governance, dal controllo del rischio e della finanza al sistema dei compensi.

Quest’ultima questione è stata oggetto di un dibattito imprtante e di aspre critiche, in quanto ha dato preminenza alle performance di breve termine rispetto agli obiettivi di lungo. E proprio un nuovo piano di compensi per i manager è atteso per la fine dell’anno.

Rispetto al piano annunciato ieri, UBS sarà suddivisa in tre divisioni autonome dal punto di vista operativo, contabile e del funding: banca d’investimento, private banking e asset management.

 
Le linee guida di questo piano di risanamento/cambiamento sono indicate da UBS nel suo comunicato in questo modo:
  • revisione dei sistemi d’incentivo per la remunerazione del management e del personale delle unità operative in funzione della creazione di valore per gli azionisti all’interno delle rispettive unità (nel quarto trimestre 2008)
  • ulteriori ottimizzazioni del sistema generale di finanziamento al fine di allineare costi e struttura delle passività di ciascuna unità operativa a quelli dei concorrenti indipendenti (fine 2009)
  • modifiche alla struttura della governance esecutiva in funzione dei cambiamenti soprariportati (entro la fine del terzo trimestre 2008)
  • sviluppo di obiettivi e indicatori di performance in linea con il riposizionamento delle divisioni operative (fine 2008)
  • riduzione delle dimensioni e delle competenze del Corporate Center in base alla riallocazione delle titolarità dei processi alle divisioni
  • revisione degli accordi interdivisionali inerenti la prestazione di servizi, la suddivisione dei ricavi e l’intermediazione (metà 2009)
  • prosecuzione del programma strategico di riduzione dei costi volto a incrementare l’efficienza del Gruppo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!