Lontano dalle sirene

Quali sfide attendono i consulenti indipendenti?

Il sistema bancario assicurativo, non può rinunciare al conflitto d’interesse che è il presupposto della sua esistenza. La vera grande sfida sarà la capacità della nuova categoria dei consulenti di saper resistere alle tentazioni che il sistema bancario-assicurativo farà loro balenare (generose commissioni occulte, accordi di spartizione della clientela e via dicendo) avendo tutto l’interesse a ricondizionarli da indipendenti a “dipendenti” nuovamente al suo servizio e sotto un’altra forma ben più pericolosa per i clienti. Se, invece, il senso morale e professionale dei nuovi consulenti prevarrà, rinunciando in modo categorico ad ogni allettamento dato dal conflitto di interesse, allora la sfida sarà vinta con enorme vantaggio per il consumatore e per il sistema finanziario nazionale, e con forte crescita anche numerica dei consulenti veri professionisti.
 
La categoria sta nascendo ufficialmente in questi mesi. In questa fase quanto è importante il ruolo di una associazione?
L’Albo ha la funzione di dare l’ufficialità della professione. 
Di per sé l’albo professionale è un ente neutro, ossia non ha nessun obiettivo di particolare tutela degli iscritti e nemmeno una forma di rappresentanza nei confronti del legislatore: è dunque un soggetto passivo. L’associazione, invece, è una volontaria unione tra persone che hanno uno o più scopi in comune e che si attiva ad esempio come controparte del legislatore o dell’autorità preposta al controllo della categoria. 
 
Ma quali servizi deve garantire e quale mission deve avere oggi una realtà come Acofiin?
Un’associazione non è una società erogatrice di servizi, perché in tal caso perderebbe di vista il senso del proprio esistere. Ben più importante è il dare voce alle istanze di chi è iscritto all’Albo, ma soprattutto di chi per motivi vari vorrebbe essere iscritto ma non può farlo. Come abbiamo avuto modo di dichiarare più volte, è a questa vasta platea di seri professionisti che non trovano rappresentanza, ma che vogliono svolgere al meglio delle loro capacità professionali e deontologiche la libera professione del consulente che si rivolgono lo statuto e al codice deontologico di Acofiin. In particolare l’articolo 2 del nostro statuto evidenzia la finalità della “tutela dei diritti e degli interessi, anche indiretti, degli associati consulenti indipendenti in investimenti finanziari promuovendo altresì, presso le pubbliche Istituzioni e/o autorità preposte, il riconoscimento all’idoneità professionale per la prestazione della consulenza finanziaria oggettivata in assenza di conflitti d’interessi”. 
 
E cosa prevede l’iscrizione all’associazione?
Chi aderisce alla nostra associazione vuole unirsi ad altri colleghi che hanno come obiettivo la propria qualificazione professionale raggiunta innanzitutto attraverso un alto senso etico del lavoro nel rispetto dei diritti inviolabili dei propri clienti. Sono persone che danno, non che chiedono: questa è la vera ricchezza della nostra associazione.
 
Banca d’Italia ha più volte sottolineato l’importanza della consulenza finanziaria. Quale la posizione di Acofiin a riguardo?
Qualcuno si è domandato perché il governatore è sceso in campo con una presa di posizione così forte? Non è solo un dettaglio operativo, ma una forte richiamo a chi pensa di poter continuare a sfruttare oligopoli vari. 
Tutto quello che le autorità vorranno indicare e legiferare in questa direzione è ben visto e appoggiato da Acofiin. Se questa nuova possibilità sarà sfruttata (non ci stanchiamo di ribadirlo) nel rispetto dell’interesse del risparmiatore per potergli offrire possibilità operative più ampie e migliori di quelle proposte dai sistemi commerciali, siamo certamente molto favorevoli. 


Trovi tutti gli approfondimenti
sul mondo della consulenza
su ADVISOR in edicola
in questi giorni

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!