La view di Molesini sul private banking italiano

Secondo il manager il private banking italiano, nonostante il periodo di forte crisi, “si è rafforzato e ha dimostrato ai clienti e al mercato di saper dare un valore aggiunto, poichè i portafogli dei clienti hanno mantenuto un grado di rischio controllato, registrando performance migliori rispetto a quelle dei private banker stranieri”.

Molesini ha, inoltre, aggiunto che nel 2008 “questo settore ha registrato un importante cambiamento sia di mercato, che di regole con l’ingresso della MiFID, che ha comportanto un grande cambiamento operativo e una rivisitazione dei modelli, a cui si è aggiunta una risposta ferma e risoluta da parte delle banche”.

Infine, il manager ha affermato che “in questo momento c’è un ritorno alle origini da parte di molti operatori finanziari e anche del private banking italiano, che presenta una nuova capacità di assistere il cliente sia dal punto di vista del risparmio amministrato e gestito, attraverso una vasta gamma di prodotti di investimento, a cui si è aggiunto un grande focus sul controllo e monitoraggio del rischio, e non è escluso che si possa creare un possibile scenario di nuove fusione tra istituti, in grado di genarare poli di investimento forti e solidi”.

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