Man Group, i dati reggono la crisi

Man Group, società specializzata nel settore della gestione di investimenti alternativi, ha comunicato i risultati provvisori per il primo semestre chiuso al 30 settembre 2008.
 
Le vendite, pari a 10,2 miliardi, sono cresciute del 28% rispetto agli 8 milairdi dello stesso periodo dello scorso anno, di cui il 70% a investitori privati e il 30% a investitori istituzionali. I riscatti, invece, pari a 6 miliardi, si sono mantenuti ad un livello significativamente più basso rispetto alla media dell’industria. Mentre, la raccolta netta, pari a 4,2 miliardi, è cresciuta del 17% rispetto ai 3,6 miliardi della prima metà dell’anno precedente.

Il patrimonio totale in gestione, pari a 67,6 miliardi è sceso del 4,2% rispetto ai 70,3 miliardi stimati nel Pre-close Trading Statement, è stato influenzato dalla situazione eccezionale dei mercati e dei cambi nell’ultima settimana di settembre e, rispetto al 31 marzo 2008 evidenzia un calo del 9%. In considerazione dell’elevata volatilità, la gestione attiva del rischio ha determinato una riduzione nell’esposizione dell’investimento sui prodotti di Man Global Strategies, una delle società di gestione di punta di Man. E si segnala, inoltre, uno dei pochi stili di investimento ad aver prodotto rendimenti positivi per gli investitori, è stata la strategia Managed Futures, dove AHL a fine ottobre ha registrato una perfomance year to date del 19,7%.
 
“Nello sfidante contesto attuale, di estrema volatilità, ha affermato il ceo, Peter Clarke (nella foto), abbiamo saputo offrire risultati complessivamente solidi, grazie all’estensione geografica del nostro network di distribuzione, all’ampiezza della nostra gamma prodotti ed alla nostra solidità patrimoniale”.
 
 

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