Dal 2003 ho sempre sottoscritto dei pronto contro termine con sottostante titoli di stato italiani che rinnovavo di 6 in 6 mesi. Alla scadenza dell’ultimo, in data 04/02/08, la mia banca, tramite il suo promotore finanziario mi proponeva un Lehman BR FRN 09 codice 8531690 con scadenza il 11/09 con il vantaggio di un maggior rendimento. Dopo le mie
rimostranze a seguito default in data 23/09/08 la banca mi ha risposto che stanno vagliando la mia situazione. A oggi non so più niente. Cosa posso fare per far valere i miei diritti? In attesa di una gradita risposta.
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Risponde l’avvocato Pierluigi Parrini di Firenze
Abbiamo girato la domanda del nostro lettore all’avvocato Pierluigi Parrini del Foro di Firenze che ci ha fornite le seguenti indicazioni.
“Il caso merita sicuramente una attenta valutazione. In via preliminare dovrà essere accertato se prima dell’acquisto è stato sottoposto o meno all’investitore il questionario sulla sua profilatura di rischio (Direttiva Mifid) e quindi se è stata verificata l’appropriatezza del titolo di interesse al suo profilo di rischio. Al riguardo potrebbe essere invocata e contestata la violazione della vigente normativa di settore contenuta nel TUF (in particolare artt. 21 e 100) che impone uno stringente dovere di informazione da parte degli intermediari finanziari.
In ogni caso c’è anche da rilevare che, essendo la banca che ha intermediato l’operazione, un operatore specializzato, non può ritenersi giustificabile la sua ignoranza sulla situazione della Lehman, anche se formalmente il bond presentava una grado di rating alevato.
Basterà al riguardo ricordare che, come è stato riportato dagli organi di informazione, fin dall’agosto 2007 il Direttivo della Lehman aveva deciso di chiudere la banca dedicata ai prestiti subprime eliminando 1.200 posti di lavoro in 23 sedi e registrando una perdita, dopo le imposte, di 25 milioni di dollari, nonché una riduzione dell’avviamento commerciale di 27 milioni di dollari.
Appare pertanto consigliabile che il lettore si rivolga a un legale al fine di mettere la banca di fronte alle proprie eventuali responsabilità”.
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