Assogestioni, UniCredit e Intesa Sanpaolo guidano i deflussi

I dati diffusi da [a]Assogestioni[/a] sono ancora una volta inesorabili. Perdere circa 23 miliardi di un solo mese lascia poco spazio a qualunque tipo di interpretazione e giustificazione (anche se ottobre ha “beneficiato” degli effetti negativi della crisi post-fallimento Lehman). Complessivamente non ci sono motivi per sorridere, da inizio anno il saldo è negativo per oltre 120 miliardi e il patrimonio totale gestito dalle SGR si è ridotto di 181,78 miliardi di euro.

E il numero di società che possono ancora vantare su un saldo mensile positivo è ormai ridotto a sei. Di queste solo tre registrano una raccolta netta a due cifre: [s]Mediolanum[/s] (+55 milioni) e [s]State Street Global Advisors[/s] (+52,3 milioni) e Fondaco (+18,9 milioni). Le altre devono fare i conti con perdite anche ingenti. Tra queste spiccano i due più grandi gruppi bancari italiani che da soli hanno perso oltre 10 miliardi di euro: [s]UniCredit[/s] (-6,67 miliardi) e [s]Intesa Sanpaolo[/s] (-3,76 miliardi).

Alessandro Profumo e Corrado Passera sono però in “buona” compagnia. Tra le 60 associate che hanno comunicato i dati di ottobre ad Assogestioni quattro (oltre a Intesa e UniCredit) devono fare i conti con un saldo di raccolta negativo per oltre un miliardo di euro: MPS (-1,95 miliardi), Anima (-1,23 miliardi), Credit Agricole Asset Management (-1,15 miliardi) e Arca (-1,17 miliardi).

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