Mediolanum, l'utile cala ma i promotori corrono

In questi nove mesi l’utile netto della società guidata da Ennio Doris (nella foto) è stato di 104 milioni, in calo del 33% rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno scorso (70 milioni) mentre le masse amministrate si sono attestate a 30,78 miliardi, in calo del 12% rispetto al medesimo mese del 2007.

Sempre per quanto riguarda i dati complessivi del gruppo la raccolta netta è significativamente positiva per 1,07 miliardi di euro. Segnali particolarmente apprezzabili arrivano anche da Banca Mediolanum che ha registrato progressi nell’industria degli investimenti grazie a una raccolta netta positiva per 1,68 miliardi di euro, in crescita del 55% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente, con il risparmio gestito, in controtendenza rispetto agli altri gruppi attivi nell’industria dei fondi, in crescita del 39% a 814 milioni.

Positiva, ma in rallentamento, invece, la raccolta di premi Lordi Vita che è stata pari a complessivi 2,10 miliardi, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come anticipato qualche giorno fa da bluerating in un mercato dei promotori pressoché fermo dal punto di vista del reclutamento la crescita nel numero degli intermediari di Mediolanum prosegue. Infatti il team guidato da Giovanni Marchetta, banking group manager, ha raggiunto quota 5.108, +9% rispetto al 30 settembre 2007.

Senza dimenticare che ci sono in rampa di lancio 844 agenti in attesa di sostenere l’esame Consob. Grazie a questi sforzi il totale dei clienti al 30 settembre scorso è pari a 1.077.000 con un incremento del 2%, mentre i C/C hanno raggiunto un totale di 554.800, con un incremento di circa 37.000 conti che pesa un +7%.

Infine il CdA ha deliberato una distribuzione di dividendi in corso d’anno di 0,085 euro per azione – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a partire dal 27 novembre 2008, con stacco cedola al 24 novembre. Come annunciato il 22 ottobre, nell’ambito dell’iniziativa a sostegno dei clienti titolari di polizze index-linked con sottostanti obbligazioni Lehman Brothers, i soci di maggioranza gruppo Doris e Fininvest hanno rinunciato al suddetto acconto dividendi per la quota di loro competenza, pari a un controvalore di 47,5 milioni e contestualmente hanno versato l’importo di 72,5 milioni a titolo di finanziamento destinato, a copertura degli oneri a carico del gruppo, salvaguardandone il patrimonio netto e lasciando indenni gli azionisti di minoranza.

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