Assonova, cara Anasf apri gli occhi

In risposta all’articolo “Anasf, quando il gioco si fa duro…“, da Arrigo Nano, presidente Assonova, riceviamo e pubblichiamo:

“Non posso fare a meno di notare, in ciò che dice la collega, un eroismo encomiabile nel difendere la nostra categoria, ma anche una debole percezione della realtà.
Tali considerazioni, purtroppo non giovano di più che pestare acqua in un mortaio.
E’ un fatto che la richiesta di consulenza da parte dei risparmiatori è tale da non poter essere soddisfatta soltanto grazie al lavoro dei promotori finanziari.

Non mi sembra neppure utile contrapporre la professionalità dei promotori agenti a quella dei dipendenti bancari: in fondo i promotori finanziari sono figli delle banche e operano nel medesimo perimetro di business. La vera sfida è che la consulenza finanziaria si affermi facendosi strada con atteggiamenti nuovi attraverso le logiche distributive. Le grandi questioni sollevate dall’attuale crisi finanziaria hanno lasciato in secondo piano il dibattito aperto dai nostri Regolatori nell’estate scorsa: dibattito sui problemi del risparmio gestito, alle considerazioni riguardo alle politiche commerciali degli intermediari.

Pensare che i promotori finanziari vivano in un mondo dove tutto è rose e fiori è una semplificazione terribile. In ogni caso, la diffidenza nei confronti dell’efficienza di alcuni strumenti di mercato non ha nulla a che fare con la capacità di relazionarsi ai clienti e nemmeno con l’indipendenza da conflitti di interesse. Non bastano buoni cuochi e sapienti ricette: per cucinare sano ci vogliono ingredienti controllati”.             

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