Mi sembra una giusta impostazione: eliminiamo i Promotori. Finalmente avremo un mercato esclusivamente curato da dipendenti bancari i quali, come noto, avendo uno stipendio garantito più benefit, cureranno sicuramente meglio i clienti; non avranno un budget da seguire; approfondiranno in maniera certamente più professionale le reali necessità dei clienti; e, aggiungendo una ovvia, più profonda e precisa formazione ed informazione, saranno in grado di far guadagnare sempre e comunque i clienti fornendo loro i più adeguati servizi, ivi compresi quelli di gruppi bancari.
Grazie per l’attenzione.
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Risponde Francesco D’Arco di Bluerating.com
E alla fine si arrivò alla guerra tra promotori e promotori. Da un lato i pf agenti, dall’altro i dipendenti bancari. Da un lato i professionisti che da anni dichiarano di essere i paladini della consulenza finanziaria, dall’altro i dipendenti che dormono sonni tranquilli potendo contare sullo stipendio garantito.
La rabbia del nostro lettore, che risponde all’articolo “I promotori finanziari e l’implacabile politica di budget“, è comprensibile, dal momento che “sparare sui pf” è in questi momenti di crisi una delle soluzioni più semplici. Ma l’obiettivo di quell’articolo non era certo “sparare sul pf”. Non a caso si affermava nel finale che, a nostro avviso, “i clienti si lamentano delle commissioni quando il rapporto tra prezzo pagato e performance offerta è inversamente proporzionale. In caso contrario pagare una commissione alta non è necessariamente un peso”.
Detto questo non credo che inveire contro i colleghi (siano essi dipendenti o meno) sia il modo giusto di affrontare il tema delle “politiche di budget“. La vera questione riguarda i prodotti che le banche e le reti decidono di spingere. La vera questione riguarda l’efficienza degli strumenti che il pf ha nella sua “valigetta” (sia essa caratterizzata da un’architettura aperta o meno). Se davvero si vuole rendere il dibattito sulle politiche di budget e sul futuro della professione forse è meglio evitare lo scontro interno tra agenti e dipendenti bancari.
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