ISVAP, allo studio modifiche per le polizze index e unit

E adesso entra in gioco Giancarlo Giannini. Durante il convegno organizzato da Cattolica Assicurazioni quest’oggi a Roma, il presidente dell’ISVAP ha detto che è arrivato il momento di tornare alle polizze -vita tradizionali.

Naturalmente il dito è puntato contro le polizze di ramo terzo, ossia ad alto contenuto finanziario, per le quali il presidente di ISVAP, ha indicato che si stanno studiando delle modifiche: «Isvap sta studiando delle modifiche per riportare a forme più tradizionali le polizze a contenuto finanziario, come le unit e le index, nelle quali la componente assicurativa si era ridotta ai minimi termini» ha spiegato Giannini.

Perché per il presidente è arrivato il momento di tornare all’origine. «Le assicurazioni nel settore vita devono seguire un modello diverso per questi prodotti finanziari’. Secondo il presidente dell’Isvap, è importante che vi siano comportamenti etici da parte delle imprese «questo significa non solo trasparenza delle polizze ma anche vendere prodotti adeguati ai clienti».

E su questo punto ha ribadito che le compagnie italiane si siano ben differenziate rispetto alle altre e che il merito è anche dell’Autorità di Vigilanza che già cinque anni fa ha vietato l’indicizzazione dei prodotti assicurativi ai derivati del credito.

Ma se da un lato l’authority si prende i suoi meriti, dall’altra il rappresentante delle assicurazioni italiane, Fabio Cerchiai, presidente di ANIA, chiede di non ingessare il mercato «stiamo vivendo – ha detto Cerchiai – una crisi virulenta ma anche benefica». E «le regole devono essere rigorose ma – ha avvertito il presidente di Ania – non dobbiamo perdere di vista il rischio di un eccesso di regole».

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