Poste Italiane incassa la sconfitta e rilancia sul gestito

STRATEGIA CONFERMATA – Poste conferma la propria strategia di crescita nel settore del risparmio gestito che costituisce uno dei pilastri fondamentali del Piano Industriale, insieme allo sviluppo nelle piattaforme digitali di pagamento e nella logistica. In tale contesto, la società guidata da Francesco Caio porta avanti il suo piano di rafforzamento dell’alleanza con Anima Holding a cui conferirà, entro la prima metà del 2017, BancoPosta Fondi SGR. Con questa operazione, Poste aumenterà la sua quota di partecipazione in Anima dal 10,3% al 24,9% diventando così l’azionista di riferimento di un campione nazionale dell’industria del risparmio gestito con circa 145 miliardi di asset.

POLO DA 145 MILIARDI – “Con il rafforzamento della presenza nel capitale di Anima”, ha commentato Francesco Caio, amministratore delegato dell’azienda, “Poste Italiane mette le basi per la creazione di un campione nazionale con masse gestite per oltre 145 miliardi e accelera l’attuazione del suo piano industriale e che vede nel risparmio gestito uno dei suoi pilastri in coerenza con il ruolo svolto da sempre nella protezione del risparmio dei cittadini e delle famiglie italiane.“ . “Come indicato al momento della quotazione”, ha aggiunto l’ad di Poste, “il nostro gruppo considera la crescita per acquisizioni uno degli elementi del suo piano di sviluppo, a condizione che gli investimenti vengano orientati su aziende con forti sinergie strategiche e industriali e che i valori investiti siano coerenti con le prospettive di ritorno per gli azionisti. La sostenibilità di Poste e la sua capacità di creare valore nel lungo periodo per azionisti e clienti resta la stella polare delle nostre decisioni”. In questo contesto, Poste ha presentato assieme ad Anima e Cdp un’offerta relativamente a Pioneer coerente con criteri di selezione e valutazione degli investimenti che sono stati definiti nell’ambito del suo piano industriale e, ad esito delle ulteriori analisi ed approfondimenti svolti, ha concluso in accordo con i propri partners che, allo stato, una operazione a valori più elevati, tenuto conto anche di altre opportunità di crescita esterna perseguibili grazie al rafforzamento dell’alleanza con Anima, non sarebbe in linea con obiettivi di ritorno adeguati per i propri azionisti.

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