In Europa regole più stringenti per banche, assicurazioni e fondi

Prudenza e austerità sono le parole d’ordine del momento. E anche il Consiglio d’Europa si è ispirato a tali valori dando il via libera alla nuova direttiva contenenti le regole sui requisiti di capitale per banche, assicurazioni e fondi.

La direttiva persegue 6 obiettivi: migliorare le informazioni relative all’investimento, istituendo un documento informativo sintetico e standardizzato, in modo da rendere più comprensibile agli investitori i prodotti, che troppo spesso non sono informati adeguatamente; creare un vero passaporto europeo per le società di gestione di OPCVM; facilitare la commercializzazione tranfrontaliera degli OPCVM, semplificando le procedure amministrative; facilitare anche la fusione transfrontaliera degli OPCVM, in modo da accrescere il patrimonio dei fondi europei; facilitare il raggruppamento delle attività e rafforzare la supervisione sugli OPCVM e sulle società che li creano, grazie a una cooperazione rinforzata tra le supervisione. 

In dettaglio la direttiva restringe i requisiti per emettere titoli nell’ambito della cartolarizzazione, con l’obbligo per l’istituto emittente di detenerne il 5% e sono state preveiste ammende per i soggetti non rispetteranno il vincolo. E’ stato potenziato, inoltre, il controllo dell’esposizione bancaria, fissando al 25% il taglio massimo. Per quanto riguarda le assicurazioni la direttiva riprende le regole espresse da Solvency II, che stabilisce le regole di solvibilità delle compagnie di assicurazioni.

E in merito a Solvency II recentemente la società di consulenza Towers Perrin ha indicato che le compagnie che hanno partecipato all’ultima indagine “Quantitative Impact Study 4 (QIS4)” saranno avvantaggiate nel 2009, anno chiave per la preparazione alla normativa. Il Quantitative Impact Study 4 (QIS4) è uno studio di impatto quantitativo condotto dalla Commissione Europea per verificare la calibrazione del regime Solvency II per le compagnie che non hanno un modello interno.

“Prepararsi per Solvency II sarà un processo complesso e le compagnie che hanno preso parte al QIS4 avranno una visione molto più chiara di come devono comportarsi” afferma John Charles, Principal di Tillinghast divisione di Towers Perrin. “Gli assicuratori che non hanno potuto partecipare, possono ancora trarne beneficio eseguendo questo esercizio. Le Compagnie che procederanno in questo senso saranno in una posizione migliore per capire le implicazioni di Solvency II, inclusa la loro situazione patrimoniale, e si muoveranno di conseguenza.”

“Guardando avanti, il 2009 sarà un anno decisivo per Solvency II e probabilmente ci sarà un QIS5. La crisi finanziaria attuale ha dimostrato la necessità per gli assicuratori di un valido sistema di risk management, rendendo Solvency II più attuale che mai” ha aggiunto Neil Chapman, Consulente Senior di Tillinghast.  “Coinvolgere il Management e prepararsi a Solvency II saranno le priorità chiave del prossimo anno.”

Sempre che non ci siano altre nuove regole all’orizzonte.

 
 

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