Promotori Finanziari – 2009 ricco di incontri per la Calabria

“Più che sulla fuga improvvisa dal mondo degli investimenti e sulle avvisaglie di recessione che arrivano da mercati, i promotori – spiega Renato Pustorino, coordinatore regionale dell’Anasf in Calabria – si stanno interrogando sempre più frequentemente sul disagio che vivono giorno per giorno nell’entrare in relazione con il cliente e si domandano quale futuro avrà la loro professione”.

Nell’attuale situazione di incertezza che sembra dominare i mercati, secondo il promotore, diventa fondamentale avvalersi non solo di professionisti capaci di sostenere la sfida con il panico, ma che siano in grado anche di interpretare i segnali che arrivano dalle Borse per comunicarli ai clienti.

“La maggior parte dei professionisti – sottolinea il promotore – hanno una pluriennale esperienza sul mercato finanziario e il loro impegno, in particolar modo in queste fasi difficili, è quello di offrire a tutti i clienti gli strumenti migliori per accompagnarli fuori dalla crisi”.
Un metodo, tuttavia, non semplice da mettere in pratica.
“Malgrado i promotori operino in un contesto in permanente evoluzione, dove le conoscenze e la natura del servizio rappresentano il vero vantaggio competitivo, esistono alcuni lacci e laccioli che comprimono la nostra professione e non ci permettono di offrire una consulenza a tutto tondo”.

Il promotore si riferisce, in particolare, alle criticità relative ai budget di raccolta imposti dalle case mandanti.
“In linea teorica noi promotori possiamo serenamente distribuire prodotti senza conflitto di interesse. In generale, tuttavia, questi strumenti fanno parte del risparmio amministrato e non generano provvigioni sufficienti”.

Per questo il coordinatore Anasf ammette di aver lavorato alcune volte gratuitamente, facendo sottoscrivere ai clienti dei semplici PCT, piuttosto che dei costosi fondi, pur di non danneggiarli. Sulle difficoltà che i promotori starebbero vivendo nel rapporto con i loro clienti Pustorino sottolinea che nella sua regione le cose sembrano andare diversamente. “Probabilmente nel passato i promotori calabresi hanno lavorato particolarmente bene, dedicando la massima attenzione ai loro clienti. Perché ora, i più bravi, non solo sono riusciti mantenere il loro portafoglio senza difficoltà ma hanno avuta la capacità di coinvolgere amici e parenti dei loro clienti ottenendo introiti maggiori”.

Sui progetti per il 2009 del comitato regionale Pustorino spiega che sono in fase di progetto alcuni dibattiti sui temi caldi della professione, aperti a tutti i soci e colleghi, e l’obiettivo è anche quello di intensificare la collaborazione con le università del territorio.

”Occorre dare vita a importanti momenti di discussione tra noi promotori – conclude il coordinatore – con lo scopo non tanto di rendere noti degli argomenti, quanto piuttosto di sviluppare un nuovo atteggiamento: una maggiore apertura all’ascolto e alla discussione” conclude il coordinatore.

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