Sec poco attenta, migliaia di gestori e cf senza controlli

La Securities and Exchange Commission, la Consob americana, non ha esaminato migliaia dei gestori che è tenuta a controllare. Secondo quanto emerge da un’analisi elaborata dal Wall Street Journal, che ha usato dati pubblici chiesti all’autorità di borsa Usa, oltre un terzo dei 12.200 tra fondi comuni, gestori e altri consulenti non hanno mai visto arrivare nei propri uffici un ispettore chiamato a scoprire frodi o pratiche controverse. E questo nonostante negli ultimi 13 anni la stessa Sec abbia aumentato il numero dei suoi ispettori raddoppiando a 315 milioni di dollari le spese annuali.

La maggior parte delle aziende che offrono consulenza di investimento che hanno più di 100 milioni di dollari di asset in gestione devono infatti registrarsi presso la Sec. Si va dai colosssi del settore alle piccole boutique di investimento. In tutto gestiscono un totale attivo di circa 67 miliardi di dollari. La percentuale di aziende che la Sec visita ogni anno è scesa dal 18% nell’anno fiscale 2004 ad una cifra stimata di 12%-13% nell’anno fiscale 2016. Una percentuale che non è mai stata superata cifra negli ultimi 10 anni.

Dietro la rincorsa della Sec c’è però da segnalare un vero e proprio cambiamento nel mondo dell’industria del risparmio gestito e della consulenza finanziaria. Sono infatti molte le aziende che si stanno muovendo da un servizio di consulenza basato sulle commissioni – regolato dalla Financial Industry Regulatory Authority – a un modello fee-only, di competenza esclusiva della Sec. Sono circa 500 le nuove imprese di consulenza che si registrano presso la Sec ogni anno.

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