Vanguard, una poltrona per due

SCELTA IMMINENTE – E’ arrivata a un punto cruciale la ricerca del timoniere di Vanguard, del manager che avrà la responsabilità di guidare l’ingresso del glorioso asset manager di Malvern in Pennsylvania nel mercato italiano delle Sgr. Un mercato com’è noto competitivo e affollato anche nel segmento degli etf e dei fondi passivi che caratterizza l’attività dell’operatore statunitense per i suoi due terzi. E la ricerca del nome giusto, affidata all’head hunter Spencer Stewart ed effettuata tra i manager alla guida di player concorrenti nel comparto Etf, non è stata facile. A partire da Ishares, numero uno del settore: secondo le indiscrezioni raccolte da Bluerating.com indisponibile Emanuele Bellingeri a lasciare una società da 30 miliardi di patrimonio in Italia per salire sul carro di un operatore di gran nome certo ma in fase di start up, Vanguard si sarebbe fiondata su uno degli uomini chiave della squadra di Bellingeri stesso ovvero quell’Enrico Camerini, a capo dell’attività con gli istituzionali, che dicono sia entrato nella short list al cui interno verrà scelto il responsabile del business italiano. Ma chi sono gli altri nomi in ballo? Senza esiti il sondaggio effettuato con Simone Rosti, che vuole continuare la sua avventura in Ubs Etf, e pare anche con il responsabile di Lyxor Etf Marcello Chelli, Vanguard punterebbe le sue fiche oltre che sul nome di Camerini anche su quello di Mauro Giangrande (nella foto), head of passive distribution for Southern Europe all’interno di Deutsche Asset & Wealth Management, manager apprezzato e di lungo corso nel comparto.


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