Il bilancio di Miami

La prestigiosa fiera di Miami ha accolto quest’anno più di 40.000 visitatori tra appassionati e curiosi provenienti da tutto il mondo, oltre a 2000 giornalisti che hanno stilato le cronache della manifestazione.
Migliaia di ospiti e personalità di spicco hanno partecipato alle fagli eventi ed alle feste organizzate per tutta Miami, tra di loro anche molti artisti contemporanei tra i quali Chuck Close, Ai Weiwei, James Rosenquist, Olafur Eliasson, Philip Taaffe, Jeff Koons, AA Bronson, Vik Muniz, e Francesco Vezzoli. Tra i visitatori interessati anche le rappresentanze di oltre 100 musei e fondazioni provenienti da tutto il globo.

Veniamo ora al bilancio dell’evento. In molti si aspettavano un tonfo dell’arte contemporanea dovuta alla non facile situazione economica globale di questi ultimi mesi ma la risposta non si è fatta attendere e Art Basel Miami beach si è rivelata come sempre luogo di incontro per l’arte contemporanea mondiale oltre che di grandi affari conclusi. La tendenza si è spostata sulle opere di grande qualità che non hanno mai perso il loro fascino versi i collezionisti. Molti espositori hanno tracciato un bilancio assolutamente positivo (anche con vendite inaspettate) anche grazie all’acquisizione di nuova potenziale clientela proveniente soprattutto dai paesi emergenti è fissato per il prossimo 3 Dicembre 2009.
Questo il commento di Chiara Repetto, Gallery Francesca Kaufmann (Milan): “ Quest’anno la qualità ha prevalso sulla quantità: Forse ci sono stati meno visitatori rispetta agli anni scorsi, ma quelli intervenuti erano collezionisti seri e molto interessati alle novità proposte, abbiamo avuto la possibiltà di dialogare al meglio e anche di vendere opere abbastanza difficili”

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