Promotori Finanziari – I liguri hanno una marcia in più

La crisi dei mercati impatta inevitabilmente sui promotori. I clienti sono presi dal panic selling?
Non riscontriamo panic selling ma una giusta preoccupazione. E’ compito nostro, dei promotori finanziari, smorzare l’emotività dei clienti spiegando ciò che sta accadendo e rassicurandoli che con una gestione strategica corretta a monte di tutto ciò non potrà che essere un ottimo momento di confronto e una ottima opportunità di check up dei loro portafogli.

Qual è attualmente il sentiment dei promotori della sua regione? 
Certo oggi più che mai il promotore finanziario deve essere presente e so per certo che i grandi professionisti che operano in Liguria questo lo fanno con impegno e dedizione.  

Non deve essere particolarmente semplice tranquillizzare i clienti. Quali parole usa?
Non credo che si tratti di parole ma più che altro di comportamenti attuali e passati: i nostri clienti sanno di avere un referente nel promotore finanziario che li consiglia razionalmente sui loro asset. Ovviamente tutto oggi può essere di aiuto a partire dalle pronte e mirate iniziative dell’associazione che da sempre, unica, si occupa dei promotori finanziari. Mi riferisco ad esempio alle numerose inserzioni sui principali giornali, anche a pagamento, che hanno avuto l’obiettivo di dare un segnale all’investitore e di supportare il promotore finanziario; ed anche le iniziative di formazione aventi ad oggetto questi particolari momenti di mercato e particolari accadimenti di questi mesi (Lehman) supportando il promotore finanziario nell’affrontarli professionalmente. Per il malato i suoi sintomi sono sempre i peggiori, il medico deve saperlo curare, con la prevenzione e l’assistenza, e fargli comprendere che una pur brutta influenza passerà. Questo è quello che facciamo io ed i miei colleghi promotori finanziari ciascun giorno con i nostri “pazienti”.

Da alcuni mesi si sta notando un pericoloso deflusso dei promotori. Lei come giustifica questo trend? 
I numeri non dicono questo. Da 15 anni, periodo dal quale sono in questo mercato, ho vissuto diversi consolidamenti della categoria; naturali ed opportuni per una professione giovane come è quella dei promotori finanziari. Se devo dire uno spazio di miglioramento qui ci sarebbe: puntare sui giovani validissimi che devono ancora crescere professionalmente. In questo quadro fortunatamente c’è Anasf.

Sulla reputazione dei promotori stanno indubbiamente pesando negativamente le performance di strumenti come le GPF e le index. Qual è il suo giudizio in merito?

Non sussiste un tema legato alla reputazione dei promotori finanziari, che non hanno alcuna responsabilità di quanto accaduto. Le performance sono il risultato di una adeguata strategia nell’assistenza del promotore finanziario al cliente che conosce perfettamente ciò che ha sottoscritto e quindi anche le possibili variazioni, assolutamente in linea con il suo profilo di rischio e la sua potenzialità economica. Molti pf stanno optando per la consulenza indipendente.

Qual è la sua opinione su questa professione?
Non mi risulta quanto lei dice e cioè che i colleghi si stiano muovendo verso la consulenza indipendente. In ogni caso, il promotore finanziario ha una marcia in più, il collocamento, che invece è precluso ai consulenti finanziari. 

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