Ubi Banca, sarà esodo a gennaio per 600 dipendenti

L’ACCORDO – UBI Banca avvia la riorganizzazione: l’istituto ha siglato nella tarda serata di ieri, con tutte le rappresentanze sindacali, il protocollo d’intesa che prevede, da un lato, gli interventi di razionalizzazione degli organici – connessi all’implementazione del progetto Banca Unica – e le misure di flessibilità del lavoro volte anche a favorire maggiore equilibrio tra vita privata e professionale. Dall’altro il protocollo, informa una nota, avvia la progressiva armonizzazione – in un unico contratto – degli 8 contratti integrativi aziendali attualmente in essere per i dipendenti delle banche incorporate ed incorporande in UBI oltre che di UBI/UBIS,nonché, in prospettiva, dei contratti di tutte le società del gruppo.

ESODI ANTICIPATI E NUOVI INGRESSI – Tra gli aspetti salienti dell’intesa c’è l’attivazione di un piano di esodo anticipato e incentivato, che consente a oltre 600 dipendenti del gruppo, che maturano i relativi requisiti previdenziali entro il 1.1.2022, l’accesso volontario al trattamento pensionistico. L’uscita di queste risorse, informa la nota, è prevista entro il 31 gennaio 2017, in anticipo rispetto alle previsioni prudenziali di piano. L’esodo di ulteriori 700 risorse è previsto, con analoghi strumenti, a partire dal 2018. Il piano di ricambio generazionale correlato principalmente all’iniziativa di esodo consentirà, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso di 200 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel gruppo (circa 130 risorse), fa sapere la nota.

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