Assonova, i promotori scelgono la via del credito

Non se ne parla molto ma è un dato di fatto: nel settore dell’erogazione del credito operano molti promotori finanziari che, pur avendo mantenuto l’iscrizione all’albo, hanno dismesso la raccolta per dedicarsi alla vendita di mutui e crediti al consumo. “Oggi il 40% dei mutui (n° contratti) è distribuito dai mediatori creditizi, settore che impegna circa 160mila persone. Il sistema comprende soggetti di vario peso e natura: si va dalle società al singolo agente ad esse collegato – spiega Arrigo Nano, presidente Assonova – E’ credibile che in questa massa un buon 10-15% sia rappresentato da iscritti all’albo Consob”

Ma, a parte i numeri, è importante considerare il differente approccio che i promotori finanziari hanno verso l’attività di erogazione di crediti alla clientela. “Mentre per i mediatori creditizi il mutuo è al centro della prestazione professionale, (e assorbe ogni attività ad esso connessa) nell’offerta di consulenza finanziaria questo è soltanto uno strumento per risolvere l’insieme delle esigenze del cliente – continua il presidente di Assonova che mercoledì scorso ha tenuto a Roma proprio un convegno sul tema ‘Il promotore finanziario, un ruolo nel mondo del credito’ – A noi risulta che i promotori finanziari agenti delle varie reti si giovino, per le pratiche dei mutui, del supporto tecnico della banca erogante”.

Collaborazione che evita le dispersioni connesse al mancato accoglimento delle pratiche ma di conseguenza riduce le provvigioni percepite dal promotore rispetto a quelle percepite dal mediatore creditizio. 

“Le questioni da affrontare per chi lavora in questo settore, a mio avviso, sarebbero molte – spiega Nano – La crisi dei mutui legata ad una crescita di tassi d’interesse in un contesto socio-economico già di per sé complesso, ora è inevitabilmente legata alla stretta creditizia”. Detto questo “l’attività di erogazione da parte delle banche nel contesto attuale può proseguire con la contrazione della domanda, ma su come reggerà il sistema dei mediatori, è difficile fare previsioni”.

Per questo motivo secondo Assonova occorre che le varie associazioni di categoria di promotori finanziari e mediatori creditizi si “interroghino sul significato delle tutele che vogliono realizzare. Di buon auspicio è la disponibilità a lavorare insieme su aspetti fondamentali come l’aggiornamento, la formazione, la cultura della deontologia, nella direzione di garantire ai clienti consulenza creditizia”.

Intanto si attende un quadro normativo che riformi il settore e che sia allineato con la recente direttiva europea sul credito ai consumatori.

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