Il MoMa acquista l'arte povera italiana

Lo dimostra il caso di una rara opera del nostrano Pino Pascali (1935 -1968) presentata sul catalogo dell’asta Christie’s della annunciatissima Italian Sale dello scorso ottobre. Ma le stime pre-asta della auction house britannica erano decisamente oltre il budget del museo neyorkese.”Oggi” secondo Ann Temkin, curatrice del MoMA “ci sono molte acquisizioni serie che non sarebbe stato possibile compiere un anno fa”.

Il “Ponte”, questo il nome dell’opera di Pascali, rappresentato da una scultura di acciaio-lana intrecciata, del 1968 era uno dei top lot dell’asta da Christie’s, che però non ha trovato acquirenti diposti ad acquistarla in sala nella seduta dell’ Italian Sale del 20 ottobre scorso. Christie’s aveva stimato questo pezzo tra 2.7 milioni a 3.7 milioni di dollari. La curatrice del MoMa disse che avrebbe voluto fortemente portarsi a casa quest’opera, ma non era riuscita a ottenere il via libera dal comitato di acquisizioni del museo a causa della stima troppo elevata.

Subito dopo l’asta, contattò subito Christie’s per proporre un’offerta post-sale che è stata accettata dal vecchio proprietario. Il prezzo d’acquisto? Ovviamente top secret.  “È un opera molto rara”, ha dichiarato al New York Times. “Pino Pascali morì a 33 anni, concludendo una carriera insolitamente corta.” Prima di questa acquisizione il MoMA possedeva solamente uno dei suoi pezzi, “Mitragliatrice”, una scultura del 1966 costruita con parti rifatte di una Fiat 500.

Secondo la Temkin il “Ponte” rappresenta uno degli esempi più elevati dell’Arte Povera, movimento nel quale gli artisti utilizzavano materiali cosidetti “poveri” anche a causa del momento storico e della scarsa reperibilità di quelli da sempre erano considerati più idonei alla produzione artistica..

Dunque il museo newyorchese è fortemente impegnato a spingere in avanti l’acquisizione di opere del ‘900, approfittando di un momento critico del mercato. E continua a giudicare la nostra Arte Povera tra i movimenti tra i più interessanti del XX secolo.

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