Promotori Finanziari – Per il pf "peccatore" paga la SIM

In una vicenda relativa all’illecita appropriazione da parte di un promotore finanziario delle somme derivanti da un disinvestimento deciso da un cliente – una situazione che solo nel 2008 si è ripetuta circa 45 volte – i giudici leccesi hanno convenuto la responsabilità anche della società di intermediazione finanziaria condannandola a restituire al risparmiatore il capitale sottratto dal promotore, aumentato dagli interessi legali.

Ma non solo: la vera novità è stata il riconoscimento anche del danno morale “ in ragione della rilevanza astrattamente penalistica della condotta del promotore che, fraudolentemente, ha distratto i risparmi del cliente”.
 
Il risarcimento riconosciuto dal tribunale ammonta a mille e 800 euro per la perdita del capitale più 500 euro per il danno morale per un totale di 2mila e 300 euro incrementati dagli interessi dal 2002, anno in cui si è svolta la vicenda, ad oggi.

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