Consulenti o promotori? Questo è il dilemma

Il decreto n. 206 del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 303 del 30-12-2008 entrerà in vigore il prossimo 14 gennaio. Da quel momento i requisiti di professionalità, di indipendenza e patrimoniali per iscriversi all’albo dei consulenti finanziari saranno legge.

A quel punto, per completare il quadro, si dovrà attendere solo il via libera all’Organismo per la tenuta dell’albo che, secondo fonti vicine al Ministero, potrebbe giungere entro la seconda metà di febbraio. Intanto Consob dovrà emettere il regolamento definitivo in merito alla consulenza finanziaria e il Ministero prolungare il cosiddetto periodo transitorio al  31 dicembre 2009, in modo da consentire a Srl e persone fisiche di operare liberamente nell’attesa di regolare la propria posizione secondo quanto stabilito dal decreto.

Ma il decreto in questione presenta, tra i vari aspetti, due elementi che non passeranno in secondo piano e, sicuramente, accenderanno i dibattiti tra promotori e consulenti finanziari.

Il primo riguarda l’art. 5 sui “Requisiti di indipendenza” nel quale è indicato con estrema chiarezza che per la “prestazione di consulenza in materia di investimenti gli iscritti all’Albo non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi dal cliente al quale è reso il servizio”. La cosiddetta “consulenza fee only”, cavallo di battaglia delle associazioni di categoria, diventa così formalmente legge, e Cesare Armellini, presidente Nafop, non nasconde a riguardo la sua soddisfazione: ““É corretto l’approccio del Ministero dell’Economia quando impone la remunerazione esclusivamente a parcella ai consulenti finanziari che saranno iscritti al nuovo albo – commenta Armellini – perché è solo in questo modo che si eliminano alla radice i conflitti di interesse e si tutelano gli investitori”.

Il secondo aspetto riguarda invece le disposizioni finali e transitorie. In particolare emerge l’indicazione delle categorie esonerate dalla prova valutativa. Tra queste non potevano mancare naturalmente i promotori finanziari, ma in pochi, probabilmente, si aspettavano l’indicazione di un limite temporale (il 1° novembre 2009) per richiedere l’iscrizione all’albo dei consulenti. Un limite temporale che potrebbe suscitare qualche perplessità tra gli operatori.

E’ evidente che il Ministero lancia un messaggio chiaro ai promotori finanziari: se volete intraprendere la carriere di consulenti indipendenti dovette dimenticare il mondo delle provvigioni e prendere, soprattutto, una decisione nei prossimi undici mesi. Dopo cambiare strada sarà possibile ma meno semplice. Queste imposizioni, unite alla crisi finanziaria in corso, secondo fonti vicine alle associazioni di categoria si tradurranno in un aumento di professionisti della consulenza. Non solo, infatti, la domanda di consulenza da parte dei risparmiatori sta crescendo, ma sembra che sia in aumento anche il numero di addetti ai lavori (soprattutto promotori e bancari) ci stanno contattando le associzaioni, e stanno frequentando i corsi di consulenza, per partire con l’attività entro la primavera.

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