Dopo aver cancellato dall’albo il promotore per omesso versamento del contributo di vigilanza annuale, la Commissione, a seguito delle note con le quali Finecobank ha segnalato presunte irregolarità commesse da Lillini nello svolgimento dell’attività, è stata costretta a rivedere il provvedimento.
Dalla documentazione trasmessa e dai successivi riscontri svolti dalla divisione intermediari, è emerso infatti che il promotore finanziario avrebbe inviato ad alcuni clienti documentazione contabile non corrispondente al vero. A conferma di quanto riportato da alcuni clienti Consob ha svolto un’indagine evidenziando le esatte valorizzazioni di alcuni portafogli. In pratica a fronte di rendiconti consegnati ai clienti che presentavano un valore degli investimenti pari a circa 700.000 euro Consob ha scoperto che il corrispettivo effettivo si attestava in realtà a circa 350.000 euro.
Considerato che neanche in fase procedimentale il promotore ha ritenuto di avvalersi di alcuno strumento difensivo e relativamente ai fatti, le responsabilità di Lillini sono da ritenersi accertate, in quanto la documentazione complessivamente acquisita e l’assenza di qualsivoglia deduzione da parte dell’interessato, forniscono un quadro probatorio grave, preciso e concordante nel far ritenere sussistenti tutti gli illeciti contestati, la divisione intermediari ha deciso di radiare il promotore.