Agenti assicurativi, si torna al mono-mandato

Agitazione nel mondo assicurativo. Che il plurimandato non fosse mai decollato in Italia se ne erano accorti in molti, ma la caduta del vincolo dell’esclusiva sancita dalla legge 40/2007 aveva aperto le strade e aveva iniziato a interessare anche alcuni agenti.

Tanto che una recente indagine commissionata dal Sindacato Nazionale Agenti a Iama Consulting metteva in luce che erano cresciuti dell’8,9% il numero di agenti plurimandatari nel periodo tra il 2006-2007. E che negli ultimi anni il numero di agenti che avevano scelto il plurimandato era cresciuto del 24,9%. E anche nelle intenzioni gli agenti hanno manifestato una certa propensione a optare per il plurimandato.

Ora però si torna indietro. L’emendamento al disegno di legge n. 1195 in discussione alla 10° Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato della Repubblica, che contempla espressamente l’abolizione dell’art. 5 della legge n. 40/2007, qualora venisse definitivamente approvato riporterebbe indietro le lancette della storia, «togliere agli agenti l’opportunità di distribuire prodotti di compagnie diverse sarebbe un imperdonabile passo falso, inutile e dannoso per i consumatori e per tutto il mercato, poiché si interromperebbe la difficile strada verso una maggiore concorrenzialità del settore, presidiato da pochi conglomerati assicurativo-finanziari, con inevitabili ripercussioni negative sull’economia del Paese» ha affermato Tristano Ghironi, presidente di SNA.

Per il presidente uscente di SNA bisogna difendere in ogni modo la conquista degli agenti perché ha contribuito in maniera determinante all’abbattimento dei costi assicuratvi delle famiglie. «Non posso esimermi dall’esternare tutto il mio sdegno nei confronti di una simile manovra anticoncorrenziale ed anticonsumeristica – ha concluso Ghironi – Questo atto prevaricante che, prima ancora di ledere gli interessi degli agenti, reca un effettivo e misurabile danno ai consumatori, esigerà una risposta ferma e compatta da parte di tutti noi. Pertanto, invito tutti gli agenti ad acquisire al più presto nuovi ed ulteriori mandati agenziali al fine di cautelarsi di fronte all’eventuale abolizione del divieto di esclusiva e di
garantirsi, di fatto, uno stato di libertà che alcuni esponenti politici, prestandosi chissà a quali oscure
manovre, intendono revocare». Immaginiamo che Ania assumerà posizioni diametralmente opposte, visto che “non aveva mai digerito la caduta del vincolo dell’esclusività“.

E vedremo adesso cosà accadra e soprattutto se si continuerà con la strategia del due passi avanti a uno indietro.

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