Risparmio gestito, ecco il portafoglio delle reti

Mentre a ottobre il dato di raccolta delle reti era negativo per 16,6 milioni e a novembre si era tornati in zona positiva con +275,7 milioni, l’ultimo mese del 2008 si è chiuso con una raccolta netta boom pari a 1,1 miliardi di euro. A conferma di un trend positivo arrivano anche importanti segnali di ripresa del risparmio gestito, storico core business dei promotori.
 
La ripartizione tra i vari comparti ha evidenziato, infatti, una raccolta netta per il gestito pari a 1,05 miliardi e di solo 9,4 milioni per il risparmio amministrato. In generale la raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di OICR è stata complessivamente positiva per 766,9 milioni di euro, ed ha coinvolto sia i fondi di diritto estero (469,9 milioni) e sia quelli di diritto italiano (321,2 milioni). Per quanto riguarda le gestioni patrimoniali individuali si continuano, invece, ad osservare deflussi complessivi, pari a 226 milioni di euro, attribuibili in gran parte alle gpf, per le quali si è avuta una raccolta netta negativa per 200,8 milioni. Di segno opposto le risorse nette confluite in prodotti assicurativi e previdenziali, complessivamente positive per 513,3 milioni di euro, con la raccolta in unit linked pari a 203,9 milioni e quella in prodotti previdenziali individuali per 103,5 milioni.

I dati cambiano notevolmente da società a società. Per esempio Azimut Consulenza per Investimenti, la SIM della società guidata da Pietro Giuliani che pochi giorni fa ha annunciato la volontà di aprirsi al multibrand, come già operava Az Investimenti, ha visto crescere nel 2008 in maniera esponenziale il peso della raccolta nelle gestioni patrimoniali mobiliari che hanno toccato quota 808,77 milioni mentre i fondi e le Sicav segnano un mega-rosso da 993 milioni.

Interessanti anche i numeri segnati dai promotori di Banca Generali, che vantano una raccolta sui prodotti assicurativi pari a 992,34 milioni, mentre, al contrario, pagano il ritracciamento sulle gpf che segnano un rosso da 1 miliardo di euro.

Discorso simile per Allianz Bank Financial Advisors che tra fondi, Sicav, gpf e gpm paga un rosso da 1,3 miliardi: un dato parzialmente compensato dai numeri positivi degli assicurativi che toccano quota 674 milioni. Caso particolare, invece, quello di Sanpaolo Invest, anch’essa in procinto di abbandonare le gpf, che segnano un rosso da 783,39 milioni, ma capace di raccogliere in fondi e Sicav più di 638 milioni.

Infine, anticipando uno dei sicuri trend dei prossimi anni, Mediolanum, come già accaduto ai tempi dei pac, ha puntato forte sul tema della previdenza sovrastando i competitor. Con circa 529 milioni, infatti, la rete dei promotori guidati dal banking group manager Giovanni Marchetta precede di gran lunga Finecobank, che si piazza al secondo posto del podio con appena 28,5 milioni. A proposito della struttura guidata da Alessandro Foti si evidenziano, invece, i risultati del comparto gestito, che segna quasi 2,6 miliardi di rosso, controbilanciati dal grande risultato dell’amministrato che tocca quota 3,93 miliardi.

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