Certificati, Express su Eurostoxx 50 per Deutsche Bank

Forti rialzi per le opzioni call su Tenaris, Fiat, Impresilo e UniCredit.
Tra i migliori del SeDeX di Borsa Italiana, l’opzione call 10,84, scadenza 6 marzo 2009, emessa  UniCredit su Tenaris (+100%), l’opzione call 12,00, scadenza 2 marzo 2009, emessa da Deutsche Bank su Fiat (+100%), l’opzione call 3,50, scadenza 2 marzo 2009, emessa da Deutsche Bank su Impregilo (+100%), l’opzione call 2,50, scadenza 1 giugno 2009, emessa da Deutsche Bank su Unicredit (+90%) e l’opzione call 16, scadenza 6 marzo 2009, emessa da UniCredit su Fiat (+84,21%).

Forti volumi dell’equity protection di Banca Aletti su Eni e per le opzioni put sullo S&P/Mib
Tra i più scambiati del mercato SeDeX di Borsa Italiana, il [a]certificato[/a] equity protection 17, scadenza 20 marzo 2009, emesso da Banca Aletti con sottostante Eni (-0,23%), l’opzione put 18.000, scadenza 20 febbraio 2009, emessa da Societe Generale sullo S&P/Mib (+6,86%), l’opzione put 15.000, scadenza 19 giugno 2009, emessa da UniCredit sullo S&P/Mib (+2,52%), il certificato bonus, scadenza 6 marzo 2009, emesso da UniCredit con sottostante Intesa Sanpaolo (-2,62%), l’opzione put 16.000, scadenza 22 maggio 2009, emessa da Societe Generale sullo S&P/Mib (+7,26%).

In collocamento fino al 10 febbraio, due nuovi Express Certificates di Deutsche Bank, sull’indice Eurostoxx 50, rispettivamente con scadenza 11 febbraio ed 11 agosto 2010, coupon 4,8 e 4,4 per cento semestrale cumulabile, condizioni di rimborso maggiori o uguale all’80 per cento dello strike ed una barriera del 50 per cento. 
In ottica di risparmio gestito è importante sottolineare che il rimborso del capitale non è garantito alla scadenza, se infatti il sottostante dovesse perdere, nel corso della vita del certificato, più del 50 per cento (barriera), il capitale rimborsato seguirà il valore del sottostante. Considerando gli attuali corsi di mercato, una discesa dei livelli sotto la barriera  rappresenta senza dubbio un rischio remoto, che tuttavia è importante sottolineare per valutare in maniera corretta il rendimento potenziale, a fronte dei rischi sostenuti. 

In questa fase di mercato contraddistinta da incertezza, volatilità ed avversione al rischio, gli emittenti sembrano puntare sull’offerta dei certificati Express (martedì Sal. Oppenheim aveva dato avvio alla negoziazione di numerosi Easy Express Certificates su indici e blue chips), tuttavia è ben osservare come questi strumenti non rappresentino la migliore via per ridurre il rischio, caratteristica propria degli equity protection, né per beneficiare di un difficile, ma comunque possibile, forte rimbalzo dei mercati, per la quale sono disponibili numerosi prodotti, né per guadagnare da un’ulteriore perdita degli indici, peculiarità dei Twin win o dei MINI short.

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