Certificati – Aspettando le banche centrali

Cosa è successo…
Il Pil Usa del quarto trimestre 2008 è stato rivisto al ribasso: la contrazione è pari al 6,2%, la più forte dal 1982, rispetto a quella del 3,8% della prima lettura. Il consenso degli economisti si aspettava un calo del 5,4%. Intanto, tra le banche a stelle e strisce, per le quali l’amministrazione Obama ha stanziato in bilancio altri 250 miliardi di dollari, Citigroup ha annunciato di avere raggiunto un accordo con il Tesoro statunitense per la conversione di una “significativa porzione” dei suoi titoli privilegiati in azioni ordinarie.

I prossimi eventi…Il 5 marzo in calendario due importanti appuntamenti di economia monetaria: si riuniscono sia la Bank of England, che secondo il consenso dovrebbe tagliare i tassi di interesse dall’1% allo 0,5%, sia la Banca centrale europea, per la quale la media degli economisti attende una riduzione del costo del denaro dal 2% all’1,5%. Da monitorare anche la variazione dei posti di lavoro non agricoli, in arrivo dagli Usa il 6 marzo. 

Cosa bisogna fare…Dall’economia e dal mondo finanziario continuano a giungere dati contrastanti che inducono alla cautela: se, ad esempio, il Pil americano non scendeva tanto dall’inizio degli anni ’80, è positivo che il Governo statunitense abbia deciso di stanziare altri ingenti fondi per il sistema bancario. Proprio perché il clima resta permeato dall’incertezza, i certificati Bonus rappresentano uno strumento ideale visto che permette di partecipare ai rialzi del mercato, garantendo però nel contempo un certo grado di protezione in caso di ribassi.

L’articolo è tratto da Market Scoop, la newsletter bisettimanale dedicata ai consulenti finanziari .
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