Etf – SGAM X-Bear e Bear, top nei rendimenti

Il top Etf a 12 mesi è sicuramente SGAM Etf X-Bear S&P/Mib (Isin: FR0010446666), emesso da SGAM Index S.A., con una variazione annuale del +115,19%, mentre, dello stesso emittente, al quarto posto tra le migliori performance ad un anno, troviamo SGAM Etf Bear S&P/Mib (Isin: FR0010446146), con una variazione positiva del 56,57%.

Emessi l’11/02/2008, questi due Etf, come ci spiega Alberto Massa, responsabile Index Funds & ETF Sales – Italia per SGAM AI, consentono all’investitore di assumere un’esposizione contraria all’andamento dell’indice sottostante. Questo sarebbe, ad esempio, possibile effettuando operazioni azionarie di tipo short, per chi possedesse tali azioni, o vendendo future sempre in posizione corta. Per chi non potesse compiere questo tipo di operazioni, non essendo magari un investitore istituzionale, con il possesso di uno di questi due Etf si può ottenere lo stesso tipo di risultato.

In sostanza, SGAM Etf Bear vende un future sul sottostante S&P/Mib in posizione corta sull’indice, assumendone al contempo una lunga sull’Eonia (il tasso medio ponderato effettivo sui depositi overnight dell’area euro). Questo per due volte, nel rispetto dell’identità per la quale alla vendita di un future in posizione corta, ne corrisponde una lunga sul tasso Eonia. Lo stesso fa SGAM Etf X-Bear, ma nella quantità di tre volte.

Come accennato, questi due Etf guadagnano sul ribasso del sottostante. Se l’indice va bene, il fondo subisce una riduzione del proprio valore, entro un limite massimo del 100% per SGAM Bear e del 200% per SGAM X-Bear. In sostanza, per quest’ultimo, la riduzione massima sarà uguale al doppio della performance positiva dell’indice S&P/Mib.

I dividendi vengono reinvestiti all’interno del paniere sottostante e la liquidità dell’Etf è la stessa dello S&P/Mib.

Facciamo un esempio su come funzionano questi strumenti. Come riportato sulla brochure del prodotto, a proposito di SGAM Etf X-Bear, se l’indice di riferimento perde il 2%, il fondo migliora del 4% (il doppio quindi), valore a cui aggiungere il rendimento monetario, corrispondente a 3 volte il tasso EONIA. Infine, si sottraggano le commissioni annue di gestione pari a 0,60%.

Stesso discorso per SGAM Etf Bear. Se l’indice S&P/Mib perde il 2%, il fondo guadagna il 2% (leva del 100%), valore a cui sommare, come visto, due volte il tasso EONIA. Anche qui le commissioni sono dello 0,60%.

Discorsi inversi, nei due Etf, se l’indice S&P/Mib ha performance positive. In questo caso, l’X-Bear perderà il 4%, valore ricompensato dalla copertura offerta da tre volte il tasso Eonia (si tolgano, ancora una volta, le commissioni). L’Etf Bear, invece, perderà il 2%, ma sarà ricompensato da due volte il valore del tasso medio sui depositi overnight.

Ad inizio collocamento, questi strumenti erano disponibili al costo unitario di 40 euro. Al 25 marzo, su mille euro investiti, SGAM Etf X-Bear ne corrisponde 2.151,9, mentre SGAM Etf Bear 1.565,7.

Nel 2008, il primo Etf ha avuto un rendimento annuale del 189,6%, mentre l’Etf Bear del 79,32%. Da inizio anno, invece, Etf X-Bear ha avuto una performance positiva del 49,25% (dati al 20 marzo), mentre il sottostante ha avuto un andamento negativo del -23,16%.

In conclusione, la leva dei due strumenti può variare. SGAM Etf Bear ha un’esposizione all’indice minima del 50% e massima del 100%, mentre SGAM Etf X-Bear varia tra il -150% ed il -200%.

In teoria, il rischio maggiore di questi due Etf è quello di poter perdere tutto il capitale investito. Come afferma Alberto Massa, però: “Questa è una condizione molto teorica. Il sottoscrittore rischia di perdere l’investimento iniziale se, e solo se, durante una seduta di borsa l’indice guadagnasse il 50% del proprio valore. In questo caso, chi possedesse SGAM Etf X Bear, perderebbe il 100% del capitale investito. Se l’indice, invece, guadagnasse il 49%, l’Etf perderebbe il 98% del proprio valore. In definitiva, è altamente improbabile che il fondo vada a zero”.

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