L’oro è da sempre considerato un bene rifugio, un commodity che non segue la logica degli indici azionari, ma il suo andamento rispecchia un sentiment del tutto indipendente.
A tal proposito, si segnala l’Equity Protection Certificate con Cap (NL0009097245) che verrà emesso sul Sedex da BNP Paribas, il 7 maggio 2009. Attualmente il certificato è in fase di sottoscrizione, con termine del periodo il 30 aprile.
Come ci spiega il Team prodotti di borsa di BNP Paribas Italia, il sottostante è rappresentato dal London Gold Market Fixing Ltd pm fin price/usd, così come pubblicato dal London Bullion Market Association (LBMA). In sostanza, si tratta del fixing dell’oro. Il riferimento, quindi, è rappresentato dalla quotazione giornaliera espressa in dollari dalle cinque società partecipanti nel LBMA, alle 15 di ogni pomeriggio, ora londinese.
La struttura dello strumento è semplice. Se a scadenza, il 30 aprile 2014, il sottostante avrà avuto una buona performance rispetto al valore di strike (valutato il 30 aprile 2009), l’investitore parteciperà interamente a tale trend positivo, sino ad un guadagno massimo del 22% (il Cap appunto). Nello scenario sfavorevole, invece, cioè in caso di ribasso dell’oro tra cinque anni, il certificato protegge il capitale iniziale al 100%, rimborsando, quindi, i 100 euro per certificato investiti al momento della sottoscrizione.
Il contratto è, inoltre, di tipo “quanto”, ovvero rende ininfluenti nello strumento le variazioni del tasso di cambio euro/dollaro.
Questo strumento, così come quello emesso il 19 marzo da Banca Imi (articolo), è adatto per coloro che avessero aspettative rialziste sulle quotazioni dell’oro. La mancanza del rischio di cambio e la protezione intera del capitale, rendono questo Equity Protection con Cap utile ai fini della diversificazione del portafoglio.