Certificati – Approfondimento sui benchmark di Aletti

Sono in negoziazione a partire dal 9 giugno, come riportato ieri da Bluerating e BlueTG, i quattro nuovi certificati di tipo benchmark di Banca Aletti. I nuovi strumenti sono stati tutti emessi in data 15 maggio 2009 e scadranno tutti il 20 dicembre 2010. I benchmark certificates sono prodotti cartolarizzati che replicano linearmente, senza alcun effetto leva, l’andamento dell’indice, della commodity, del tasso di cambio o del titolo governativo al quale si riferiscono. Solitamente, la vita di questo strumenti è compresa tra 1 e 5 anni, identificando l’orizzonte temporale d’investimento di questi contratti nel breve-medio termine. Nel caso specifico di questa quotazione, non si tratta di certificati Quanto, di conseguenza, nei casi che vedremo, esiste un rischio sul tasso di cambio a scadenza. Gli altri rischi connessi ai certificati benchmark sono sostanzialmente quelli assimilabili ad un investimento diretto nel sottostante.

I quattro certificati d’investimento, emessi nella quantità massima di 500 mila prodotti al lotto minimo di negoziazione di 100 contratti, replicano linearmente l’andamento dei seguenti indici internazionali: Nikkei 225 (l’Isin di questo prodotto sarà allora IT0004496284), DJ Eurostoxx 50 (IT0004496276), FTSE/Mib (IT0004496250) e S&P 500 (IT0004496268). In ordine, il primo benchmark (multiplo 0,01) espone l’investitore al rischio sul tasso di cambio euro/yen, l’Aletti Benchmark DJES50 non espone a nessun rischio valutario (multiplo 0,001), così come il benchmark sull’indice di Piazza Affari ex S&P/Mib (multiplo 0,0001), infine l’Aletti sull’indice americano S&P 500 (multiplo 0,001) espone al rischio connesso al tasso di cambio euro-dollaro.

A scadenza, l’investitore beneficerà di un rimborso pari alla performance del sottostante per il multiplo del prodotto, il tutto ovviamente moltiplicato per il numero di strumenti acquistati.

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