Certificati – I più scambiati a maggio per controvalore

Anche a maggio Société Générale si conferma emittente leader nel mondo dei covered warrant. Tra i primi 5 CW Plain Vanilla scambiati, compaiono solo strumenti della banca francese con sottostanti il vecchio S&P/Mib (dal primo giugno FTSE Mib) Eni e Fiat. Il controvalore totale negoziato da questi 5 prodotti, è stato pari a 182,43 milioni di euro.

Anche l’Euribor Cap a 3 mesi di Banca Montepaschi di Siena si conferma tra gli strumenti più scambiati, ma tra i cosiddetti CW strutturati/esotici. 1,1 i milioni di euro scambiati in termini di controvalore. Nei primi cinque posti di questa classifica, troviamo solo i CW di [s]MPS[/s], così come a marzo.  

Tra i certificati a leva, dominano, invece, i MINI Futures di [s]ABN Amro[/s]-Rbs, con sottostanti S&P/Mib, Fiat, Dax e Banco Popolare. I due certificates sull’indice di [s]Borsa Italiana[/s] hanno visto 4,80 milioni di euro di controvalore scambiato, mentre gli altri tre strumenti sommati, hanno registrato 4,29 milioni.

Più variegato il segmento dei certificati d’investimento. Al primo posto l’equity protection di HVB su Eni, che ha visto ben 82,06 milioni di controvalore negoziato. In seconda posizione segue il borsa protetta sempre su Eni di [s]Banca Aletti[/s] con 37,58 milioni di turnover; chiude il podio il certificato benchmark di [s]Unicredit[/s] su S&P/Mib, con 15,63 milioni di CTVL. La classifica è completata da altri due strumenti sull’indice italiano: si tratta dell’equity protection di Banca IMI (6,63 milioni di controvalore scambiato) e del bonus certificate di Aletti (4,76 milioni di turnover negoziato).

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