Certificati – Bonus Cap in partenza

Sono pronti al lancio sei Bonus Cap, quattro su titoli azionari italiani e due su indici settoriali dell’area euro, per i quali l’emittente BNP Paribas richiederà la quotazione sul mercato Sedex di Borsa Italiana. L’emissione degli strumenti è prevista per il prossimo 26 settembre mentre le scadenze sono fissate sull’arco di diversi anni, dal marzo 2010 al marzo 2011.  I titoli azionari scelti come sottostante sono due blue chip dell’indice FTSE Mib, Fiat, sul quale verranno emessi tre strumenti diversi e Unicredit, mentre gli indici azionari presi in considerazione sono il DJ Euro STOXX Oil&Gas e il DJ Euro STOXX Banks. In particolare interessante, per la sua ampiezza, è la gamma di certificati sulla casa automobilistica torinese, che danno all’investitore la possibilità di investire la liquidità scegliendo tra tre differenti durate temporali a seconda delle proprie preferenze. Sono disponibili scadenze a 6, 9 e 12 mesi con un rendimento rispettivamente del 4%, del 6% e del 10%.  Considerando le Barriere, tutte poste a distanze rilevanti dai livelli attuali di quotazione del titolo, l’opportunità di investimento appare ancora più allettante. Per esempio il certificato a sei mesi (con un rendimento del 4% corrispondente a un 8% annualizzato) ha una Barriera posta al 70% del valore di Strike. Ciò significa che Fiat dovrebbe perdere 30 punti percentuali dalla rilevazione del valore iniziale perchè venga infranta la Barriera. E dovrebbe farlo in soli sei mesi. Ancora più distante la Barriera degli altri due Bonus Cap sul titolo del Lingotto.

L’altro certificato su azioni ha come sottostante un titolo del comparto bancario, Unicredit. La sua durata è di un anno e il suo obiettivo quello di sfruttare il riassestamento del settore finanziario dopo che la tempesta che ha fatto traballare l’intero sistema appare ormai dietro le spalle. Gli istituti finanziari hanno mostrato, nell’ultima tornata di trimestrali, segnali positivi mettendo a segno in Borsa un interessante rally. La stessa Unicredit ha messo a segno dai minimi di marzo un balzo a tre cifre ma ha ancora molto cammino da fare per rivvicinare i massimi del 2007 vicino a quota 7 euro. La barriera è posta anche in questo caso al 65% del valore di Strike e garantisce quindi da eventuali correzioni del mercato. Se non verrà mai toccata nel corso della vita del certificato, il possessore riceverà a scadenza il valore nominale di 100 euro più un Bonus di 10 euro. Il certificato è anche dotato di un Cap posto sempre al 110% del valore Strike. Nel caso in cui, nel corso della vita del certificato, si sia verificato l’evento Barriera, la performance del certificato verrà parametrata all’effettiva performance del sottostante rispetto al livello iniziale.  Il ragionamento sulla tempesta passata per il comparto finanziario vale anche per il Bonus Cap su DJ Euro STOXX Banks, indice settoriale che raggruppa i titoli delle principali banche dell’area euro. Su un arco di diciotto mesi di durata il prodotto offre un Bonus di 110 euro se non verrà mai toccata la Barriera posta al 65% del livello Strike. Anche in questo caso è presente un Cap corrispondente al livello Bonus. 

Punta invece decisamente sul comparto energetico il Bonus Cap su DJ Euro STOXX Oil&Gas, sottostante che contiene tra gli altri titoli del calibro di Eni, Enel, Total, Rwe e Repsol. La Barriera è posta in quest’ultimo caso al 70% del valore di Strike, una quota decisamente distante dalle quotazioni più recenti. Infatti, calcolata sui valori attuali dell’indice significa che per disattivare il Bonus il sottostante dovrà tornare ai livelli di 11 anni orsono e ben lontano dai minimi toccati dallo stesso nel corso della recente crisi (232 punti).

L’articolo è tratto da Market Scoop, la newsletter bisettimanale dedicata ai consulenti finanziari.
Se vuoi ricevere gratis Market Scoop per e-mail clicca qui o vai su www.prodottidiborsa.com

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!