Etf – Il recupero delle infrastrutture

L’Ishares Ftse/Macquarie Global Infrastructure 100 (IE00B1FZS467), collocato il 20 ottobre 2006 da iShares, il 9 settembre ha registrato un rialzo dello 0,16% sulla precedente giornata borsistica, quotando a 15,033 euro. Attualmente, il fondo ha patrimoni totali in gestione per 364,8 milioni di dollari. Il fondo consente di accedere ai 100 titoli azionari delle più grandi società internazionali appartenenti al settore delle infrastrutture, comprese quelle di trasporto e di stoccaggio. L’indice è pesato in riferimento alla capitalizzazione di mercato ed i titoli vengono selezionati per dimensioni e liquidità. Tra le imprese che rientrano nell’indice, in particolare troviamo quelle impegnate nel gestire, possedere o far funzionare infrastrutture e attivi di pubblica utilità.

Da inizio anno, l’etf sembra mostrare il tipico andamento a V. Su mille euro investiti un anno addietro, al 9 settembre ne corrisponde 860,5 euro, in rialzo rispetto ai minimi di marzo, quando ad esempio il 12 marzo ne rimborsava 716,6, mentre ad inizio anno, il 2 gennaio, ne corrispondeva 875,5. Nel 2008, l’etf settoriale azionario ha registrato una performance a 12 mesi pari al -29,78%. Da inizio anno, year to date al 9 settembre, l’etf sta performando l’1,91%, con proiezioni ad un anno previste al -13,95%.

L’iShares FTSE/Macquarie Global Infrastructure 100 presenta un TER annuo pari allo 0,65%. Ogni tre mesi, il fondo a replica passiva distribuisce dividendi. Gli ultimi due corrisposti il 27 maggio ed il 26 agosto 2009, rispettivamente pari a 0,094 dollari e 0,3783 dollari. Il prossimo pagamento avverrà il 25 novembre.

La presenza di imprese impegnate nel comparto delle infrastrutture e delle utility rende questo etf adatto per chi intendesse diversificare il proprio portafoglio investendo su tale settore. Si tratta di un comparto difensivo che, dopo l’impatto della crisi, può rilanciarsi in particolare grazie agli investimenti pubblici dei Paesi in via di sviluppo ed emergenti. Il rilancio di queste economie e gli investimenti che attuano o la presenza di multinazionali che investono, potrebbero favorire il settore delle infrastrutture. Ad ogni modo, anche in fasi deboli, le continue richieste di ammodernamento e manutenzione dovrebbero supportare il settore. I titoli appartenenti al paniere replicato, però, sono soggetti ad incrementi dei tassi d’interesse, magari in periodi di politiche monetarie restrittive. Questo potrebbe danneggiare le società del settore delle infrastrutture ed utility, solitamente abbastanza indebitate per l’ingente quantità di risorse che l’attività richiede. Infine, anche le variazioni di prezzo delle materie prime potrebbero influenzare l’attività di tali imprese.

(dati: Bluerating)

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